Meno reati commessi e carceri meno affollate: sono i nuovi dati forniti dal ministro dell'Interno Angelino Alfano e dall'associazione Antigone ad animare oggi il dibattito sulla riforma del sistema penitenziario mentre prosegue lo sciopero della fame di Marco Pannella per sollecitare innanzitutto l'approvazione dei quattro disegni di legge per amnistia e indulto di cui si ricomincerà a discutere sin dai primi giorni di settembre in commissione Giustizia a Palazzo Madama. L'esponente del Governo Renzi ha spiegato ieri nel corso dell'incontro di Ferragosto con i giornalisti che segnano un calo del 9,3% i reati commessi in Italia tra l'1 agosto 2014 e il 31 luglio 2015.
Alfano, da sempre favorevole ad indulto e amnistia quando in Forza Italia era considerato il delfino di Silvio Berlusconi, auspica adesso una maggiore certezza della pena. "Il calo dei reati annunciato dal ministro dell'Interno - commenta in una nota stampa l'associazione Antigone - è veramente una buona notizia".
Meno detenuti in carcere e meno reati commessi, ecco i dati di Alfano e Antigone
L'associazione in prima linea per i diritti dei detenuti spiega che la diminuzione dei reati commessi "è contestuale alla decrescita della popolazione detenuta". Miglioramenti continui, infatti, si registrano per quanto riguarda le condizioni di affollamento carcerario. "Oggi i detenuti - spiega Antigone in una nota - sono circa 52mila, nel 2010 - sottolinea - erano 68mila".
Da questi dati emerge, secondo l'associazione, che "meno detenuti comportano anche più sicurezza pubblica". Significa, viene sottolineato, che "la giustizia mite paga". "Per questo - è l'appello dell'associazione Antigone - va assecondato un percorso di deflazione numerica senza cedimenti o passi indietro un diritto penale invadente e dalle pene sproporzionate".
Il Governo Renzi, tramite il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri, fa sapere che è impegnato a "fare di più" con la riforma del sistema penitenziario.
Indulto e amnistia, Marco Pannella in sciopero della fame dal 9 agosto oggi è affaticato
Nessun riferimento esplicito ai provvedimenti straordinari di clemenza generale come indulto o amnistia, per i quali, invece, sta continuano lo sciopero della fame e della sete il leader radicale Marco Pannella, che oggi ha dovuto rinunciare all'incontro con i detenuti nel carcere San Donato di Pescara in quanto "affaticato", come riferisce l'agenzia di stampa Ansa.
"Marco Pannella - hanno ricordato oggi in una nota gli esponenti radicali Maurizio Buzzegoli e Massimo Lensi - è in sciopero totale della sete e della fame dalla mezzanotte del 9 agosto proprio per sollecitare le Istituzioni a ripristinare nel Paese la giustizia e lo stato di diritto a partire - hanno sottolineato il segretario e presidente dell'associazione radicale Andrea Tamburi di Firenze - dai provvedimenti di amnistia e indulto".