Il "sindaco renziano" è una figura nuova ma ben caratterizzata della politica italiana. Si tratta in genere di giovani quarantenni di bell'aspetto, avvocati di provincia, fedelissimi alle idee rinnovatrici del capo, in genere poco competenti ma molto ambiziosi e con un approccio spavaldo verso la politica. Ora dallecronache locali dei giornali si susseguono i casi in cui questi giovani amministratori, con una certa presunzione e incuranti delle discussioni interne allo stesso Pd, vanno a sbattere contro la sfiducia votata dai propri consiglieri secondo uno schema che si ripete.

Le cadute

  • A febbraio viene sfiduciato dai suoi stessi consiglieri il sindaco renziano di Lerici, Marco Caluri.
  • A maggio è costretta alla resa SabrinaMontali, la sindaca renziana di Porto Recanati a causa delle dimissioni in massa di consiglieri e assessori.
  • A giugno, ad appena un anno dall’insediamento, ilsindaco renziano di Chions, Federica Della Rosa, deve dimettersi a causa della sfiducia dei suoi stessi consiglieri.
  • Sempre a giugno deve dimettersi il sindaci di Bolzano il renziano Luigi Spagnolli per ladefezioni dalla sua maggioranza.
  • A luglio Sara Biagiotti, il rampante sindaco di Sesto Fiorentino, stretta collaboratrice di Renzi al tempo delle primarie, è stata sfiduciata da 13 consiglieri su 24 di cui ben 8 edel PDcome lei.
  • Sempre a Luglioè stato sfiduciato dai suoi stessi consiglieriFederico Vantini il sindaco di San Giovanni Lupatoto, ambizioso renziano della prima ora.

Un modello?

Gli episodi si ripetono in centri piccoli e medi, seguendo uno schema identico: il Sindaco rifiuta il confronto con la sua maggioranza, preferendo una gestione personalistica da leader decisionista; dopo qualche mese di lamentele i consiglieri e spesso anche gli assessori lo sfiduciano o danno le dimissioni, facendo cadere l'amministrazione.

Si tratta di episodi ovvero di una possibile crisi del renzismo a livello locale?

Potrebbe essere questo un modello che possa spiegare l'evoluzione della politica nazionale, mettendo in crisi o stesso Renzi, il Supersindaco che oggi infatti striglia proprio i sindaci italiani?