Dopo l'ultima rilevazione delle intenzioni di voto EMG, risalenta al 20 luglio, tornano i Sondaggi politici elettorali dell'istituto, e come sempre resi noti dal Tg La7, quest'ultimi in data 7 settembre 2015. Il dato sorprendente riguarda il PD, a quanto pare c'è stata una ripresa che fa ben sperare Renzi, dopo un calo costante che dura da circa un anno. Non perde terremo però, il M5S, anch'esso in crescita, ma questa non è una novità. E la Lega Nord? Ebbene, il partito di Salvini accusa un certo ribasso, sarà l'effetto di una politica troppo estrema sul problema immigrazione?

Può anche essere, ma c'è da dire che forse si è arrivati ai limiti massimi dei consensi. D'altronde, la Lega non riscuote un grande successo nell'Italia Meridionale, ed è praticamente senza bacino d'utenza nelle Isole. Forza Italia è invece in stallo, dopo un lungo crollo, cominciato già con il risultato ottenuto alle elezioni europee 2014, sembra essersi attestato da tempo dall'inizio dell'estate, intorno all'11%-12%, salvo andare a vedere altri sondaggi elettorali, in cui risultato avere ancora minori consensi rispetto alle intenzioni di voto EMG.

Sondaggi politici EMG La7: le intenzioni di voto del 7 settembre 2015

Eccoci allora, con i dati percentuali riferiti alle previsioni elettorali attribuite ai partiti italiani, prendendo in considerazione le sette forze politiche principali.

In un mese e mezzo circa, dunque, il PD guadagna lo 0,6%, riprendendo fiducia e raggiungendo il 32,5%, nuova tendenza smentita da un altro sondaggio elettorale. Il M5S fa registrare un rialzo dello 0,5%, e sale al 25,9%. Passo indietro della Lega Nord, che scende al 15,1%, in calo dello 0,7%. Stabile Forza Italia all'11,6%, mentre cresce dello 0,2% Fratelli d'Italia-An, che viene stimato al 4,6%.

Resta al palo SEL con il 3,8%, perde l'alleanza NCD-UDC (Area Popolare), che passa dal 4,0% al 3,6%.

Sondaggi elettorali 09/2015: il ballottaggio PD - M5S

Ma i sondaggi politici elettorali EMG, hanno anche simulato l'eventuale ballottaggio (come previsto dall'Italicum) tra i primi due partiti che non hanno raggiunto la soglia di sbarramento sufficiente, ad ottenere il premio di maggioranza.

L'esito è identico a quello effettuato qualche mese fa, ovvero il PD prevale sul M5S, ma stavolta il gap è minore. Infatti, il Partito Democratico con il 53,4%, è in calo dell'1,1%, percentuale che guadagna invece, il Movimento 5 Stelle che sale al 46,6%.

Ma si andrà alle elezioni politiche anticipate? Se dovesse cadere la riforma del Senato, probabilmente la legislatura di Renzi finirebbe, e questo potrebbe accadere in tempi stretti. Altrimenti nel corso naturale delle cose, si deve attendere il 2018, ma la verità è che sono ben pochi gli italiani, a credere che il Governo attuale possa avere vita tanto lunga. Non è da escludere a questo punto, se si possa andare a votare, se non in primavera, nell'autunno 2016.