Secondo i dati degli ultimi sondaggi politici elettorali, il M5S continua la sua marcia e la sua crescita sta cominciando a preoccupare le altre forze politiche: sia per quanto riguarda l'istituto EMG sia per quanto riguarda l'istituto Piepoli, i Cinque Stelle oramai sono al di sopra del 26% e non è escluso che riescano anche a convogliare i voti degli indecisi e di coloro che sono delusi dal modo 'classico' di gestire la politica. Insomma, come si suol dire, il PD è a un tiro di schioppo, ma a tremare è soprattutto il centrodestra che, se non trova una rinnovata unità, sarebbe escluso dal ballottaggio.

Ed è proprio la possibilità che il M5S arrivi a sfidare in un testa a testa il Partito Democratico a non far dormire sonni tranquilli alla classe politica italiana: in una situazione del genere, nonostante i Sondaggi politici elettorali EMG diano in vantaggio comunque il PD, potrebbe verificarsi il ribaltone e si potrebbe andare verso un governo a cinque stelle. È chiaro, allora, quali sono le contromosse che sta studiando il centrodestra: l'unico modo per estromettere il M5S dal ballottaggio è ritrovare l'unità. È un dato di fatto che la Lega Nord non cresce più, la lotta all'immigrazione evidentemente non paga quanto sperava il leader Salvini e l'alleanza con Forza Italia sembra essere d'obbligo: non se ne parla ancora, ma è chiaro che, quando le elezioni si avvicineranno, arriverà probabilmente anche un'intesa in questo senso.

M5S, PD e centrodestra: analisi dei dati degli ultimi sondaggi politici elettorali

La nostra analisi dei dati degli ultimi sondaggi politici elettorali parte proprio dal M5S, il partito che potrebbe scompaginare definitivamente la scena politica italiana: secondo l'EMG i Cinque Stelle sarebbero al 26,7% con una crescita del 4% rispetto al mese di maggio; per l'istituto Piepoli, il M5S si attesta al 26% netto, con una crescita del 5% rispetto a prima dell'estate.

L'elemento interessante da notare è che l'aumento percentuale è pressoché costante settimana dopo settimana. Il PD, invece, resta più o meno costante o addirittura riesce a crescere seppure non di molto: per l'istituto EMG i democratici si attestano al 32,1%, più o meno costanti rispetto alla settimana precedente, ma con un calo di circa il 3% rispetto a prima dell'estate; secondo i dati Piepoli, il PD si attesta al 33,5%, in leggera crescita rispetto alla precedente rilevazione, ma comunque con un calo di circa il 4% rispetto al mese di maggio.

Ed, infine, c'è il centrodestra: per l'EMG, la Lega Nord si attesta al 15,5%, Forza Italia al 12,2%, Fratelli d'Italia al 4,4% e il NCD al 2,7%; secondo l'istituto Piepoli, invece, il partito di Salvini sarebbe al 14%, FI al 10%, FdI al 4% e NCD al 2,5%. I dati sono piuttosto chiari: le due vere forze politiche del paese, al momento, sono il PD e il M5S; il centrodestra, al momento, sembra essere in crisi d'identità. Non è escluso che la crescita dei Cinque Stelle possa continuare e scompaginare ancor di più il bipolarismo imperfetto italiano.

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