Nella giornata odierna è approdato alla Camera il ddl sulla legalizzazione della cannabis presentato da 200 deputati del gruppo interparlamentare, e secondo quanto ha reso noto il Messaggero, il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, ha dichiarato che la proposta sarà approvata entro la fine della legislatura. Il sottosegretario, promotore del ddl delle polemiche e che sancisce la fine del proibizionismo in Italia, ha dichiarato che questo è solo il primo passo verso un lungo percorso che richiederà tanta determinazione per arrivare fino in fondo.

Inoltre Della Vedovaha sottolineato che continuerà ad esserci il divieto di guida in stato di alterazione da sostanza, secondo le norme vigenti previste dal codice della strada.

Cosa prevede la proposta

La proposta di legge molto discussa e ostacolata dalle forze dell’opposizione del terzo governo tecnico Renzi, prevede la detenzione lecita per uso ricreativo e dai 5 grammi “in tasca”, ai 15 grammi in casa e la possibilità di coltivare fino a 5 piante di cannabis, rimane il divieto fumare nei luoghi pubblici e nei parchi. Il ddl prevede anche la possibilità di coltivare la cannabis in forma associata, sul modello dei social cannabis spagnoli, l’associazione potrà contare un massimo di 50 iscritti, e ogni socio del club potrà coltivare 5 piante fino a un massimo di 250 piante.

La deputata dell'Intergruppo Parlamentare Pia Locatelli ha sottolineato che la proposta di legalizzazione della cannabis è il primo passo per contrastare sopratutto il traffico illecito della malavita organizzata.

La vendita sarà possibile nei rinvenitori e negozi autorizzati con la licenza del Monopolio di Stato come avviene per i tabacchi, mentre rimane il reato di spaccio anche per quantità inferiori ai 5 grammi.

Infine, il ddl prevede che i ricavati dalla legalizzazione della cannabis per il 5% finanzieranno il Fondo nazionale per la lotta alla droga. Se volete rimanere aggiornati sulle notizie di politica v’invitiamo a cliccare su “Segui” sotto il titolo dell’articolo.