La scelta dei candidati per le prossime elezioni amministrativecomincia a vivacizzare il dibattito politico, sono in gioco città molto importanti tra cui Roma, Milano, Napoli, Bologna e Torino. La scelta diventa determinante, e la competizione assume importanza a livello nazionaleper il numero elevato di elettori e per un quadro politico che si presenta diviso in tre blocchi che, per consistenza, si equivalgono o poco meno. Ieri, a Milano, il centrodestra ha avuto un incontro con la presenza di Silvio Berlusconi: si propone ovviamente di battere la sinistra.
I partiti alle prese con le candidature
Il Movimento 5 Stelle è pronto a dare battagliae spera in un'affermazione elettorale. Il PD, che comunque rimane il maggior partito dello schieramento politico a cui i sondaggi elettorali recenti attribuiscono un 32%, con calo di un punto percentuale nel mese di novembre, è fermo a riflettere sulla scelta dei candidati ed è quanto mai necessario ricompattare il partito, per evitare ulteriori lacerazioni interne. Si tratta di decidere sulle primarieche sicuramente rappresentano il modo migliore per guadagnare la candidatura: tutte le anime del partito potranno cosi esprimersi, per un risultato da condividere.
Preparativi per manifestazioni di correnti
Da una parte, fervono già i preparativi per la "Leopolda" , mentre dall'altra preparano, in contemporanea, altri incontri.
Gianni Cuperlo, Roberto Speranza e Sergio Lo Giudice hanno già preannunciato per il 12 dicembre una contromanifestazione, in concomitanza alla Leopolda. Per la verità non è la prima volta che accade: è successo anche quando Pippo Civati e Matteo Renzi erano dalla stessa parte e l'allora segretario Pier Luigi Bersani convocò, in contemporanea, i segretari dei circoli PD.
Questa volta però non è come nel 2010, la situazione è più difficile per entrambe le sponde ed il risultato è incerto.
L'abbandono del partito, di recente, da parte di alcuni importanti deputati, ha prodotto delle ferite non ancora rimarginate. Bisogna quindi decidere le regole con chiarezza, tutti insieme, per evitare polemiche inutili.