Silenzio tombale da parte della politica, almeno per ora, dopo il nuovo appello di Papa Francesco per amnistia o indulto. Nessuna reazione, infatti, si è registrata oggi da parte di esponenti politici dopo le parole pronunciate dal Pontefice nel Messaggio per la Giornata mondiale della pace se non quelle della dirigente radicale Rita Bernardini e dell'associazione Nessuno tocchi Caino. "Amnistia! Grande Papa Francesco! Evviva!", ha commentato su Facebook Rita Bernardini che, insieme a Marco Pannella e a centinaia di radicali, ha più volte promosso lo sciopero della fame per sollecitare al Parlamento l'approvazione di leggi straordinarie di clemenza come l'amnistia auspicata dal Papa in occasione del Giubileo Straordinario.

Il Pontefice, che sin dall'inizio del suo pontificato si è più volte interessato dei diritti dei detenuti, ha auspicato anche l'abolizione della pena di morte laddove ancora in vigore, come per esempio negli Stati Uniti.

Amnistia, Bernardini: 'Grande Papa Francesco'

"Le parole di Papa Francesco contro la pena di morte e per un'amnistia - hanno commentato in una nota Elisabetta Zamparutti e Sergio D'Elia, rispettivamente tesoriera e segretario dell'associazione Nessuno tocchi Caino - ci giungono come un augurio di buon lavoro rispetto al nostro congresso". Il sesto congresso di Nessuno tocchi Caino sarà aperto venerdì prossimo, 18 dicembre, nel carcere di Opera a Milano e si concluderà il 19 dicembre.

"Vi è una sintonia con il Santo Padre - hanno aggiunto Zamparutti e D'Elia - che ci rafforza nell'impegno per la moratoria Onu delle esecuzioni capitali, per l'abolizione dell'ergastolo, della tortura - hanno sottolineato - e dei trattamenti disumani e degradanti". Al congresso di Nessuno tocchi Caino parteciperà tra gli altri anche l'ex presidente della Regione siciliana Totò Cuffaro, uscito tre giorni fa dal carcere di Rebibbia dove ha scontato la pena per rivelazione di segretto d'ufficio e favoreggiamento alla mafia.

Cuffaro condivide l'appello di Papa Francesco per amnistia e indulto già lanciato nei mesi scorsi in una lettera a monsignor Rino Fisichella in preparazione del Giubileo Straordinario della Misericordia e ribadito oggi nel Messaggio per la Giornata mondiale della pace.

Carceri, Cuffaro al congresso di Nessuno tocchi Caino

"Papa Francesco - ha detto ieri Cuffaro rispondendo alle domande dei cronisti a Raffadali (Agrigento) - è un grande uomo, ho avuto modo di stargli vicino e - ha ricordato l'ex governatore - di baciargli la mano quando è venuto a Rebibbia.

E' il Papa - ha aggiunto Cuffaro - della persone umili, è venuto in mezzo a noi abbracciando tutti. E' un Papa straordinario". L'ex governatore siciliano ha già preso la tessera del Partito Radicale e ha spiegato che intende battersi per i diritti dei detenuti e in particolare contro l'ergastolo ostativo. "Ho preso la tessera del Partito Radicale - ha spiegato Cuffaro - perché condivido la grande battaglia a favore dei detenuti e per l'umanizzazione delle carceri. Andrò al congresso di Nessuno tocchi Caino - ha aggiunto - perché credo che tutti abbiano diritto alla speranza di poter tornare a vivere. Purtroppo questo nostro Paese non a tutti dà questa possibilità, continuare a tenere l'ergastolo a vita e avere la presunzione di rieducare le persone con l'ergastolo negandogli la speranza di tornare fuori non credo sia un principio rieducativo. Dagli ergastolani ho avuto grandi lezioni di vita che credo di dover restituire aiutando queste persone".