Come tutti voi sapete la mia posizione sull’Ordine dei giornalisti è una posizione per la quale, toccasse a me, lo abolirei domani mattina”. Parole dure, ribadite dal presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, nel corso della conferenza stampa di fine anno. Il premier ha risposto in questo modo al presidente dell’Ordine, Vincenzo Iacopino, che aveva criticato a sua volta il governo per le condizioni precarie della stampa italiana. Renzi ha anche usato il termine “massima cautela”, riferendosi al concetto di libertà di informazione.

Proposte per una riforma

Quello di Matteo Renziè ovviamente un parere “illustre”, trattandosi del Capo del governo, ma non è certamente il primo a schierarsi per l’abolizione dell’Ordine dei giornalisti la cui utilità è stata messa spesso in discussione. Numerose infatti le proposte per una riforma della categoria che passa anche dall’abolizione dell’Ordine, nato nel 1963 (l’albo professionale dei giornalisti era stato istituito nel 1925). Vincenzo Iacopino è stato eletto presidente nel 2010.