L’Onorevole Molteni torna alla carica in Parlamento a difesa di chi quotidianamente produce ricchezza per sé e per il Paese e da’ lavoro a centinaia di persone. “Stato cialtrone e nemico delle migliori Aziende”, l’Onorevole non le manda certo a dire al Governo.

Multe per una crocetta fuori posto

L’oggetto del contendere? Alcune multe comminate mesi fa a numerosi titolari di imprese del canturino per aver compilato un modulo barrando una casella fuori posto. L’errore c’è stato è vero, ed è corretto sanzionarlo, ma la cosa assurda è che in questo Paese che vive e si nutre di burocrazia, un errore “formale” è più grave di uno “sostanziale”.

Nello specifico, si parla di multe del valore di 6.400 euro che in alcuni casi sono arrivate fino a 12.000 euro (si parla di sanzioni da 3.200€ per ogni crocetta errata). Un paradosso, se si pensa che si tratta di cifre superiori rispetto a quelle previste per l’abbandono dei rifiuti per strada o nei boschi. E non è solo il messaggio (neppure tanto subliminale) che rischia di passare fra i cittadini e che finisce col disegnare l’Italia un paese di furbi e disonesti. C’è anche il danno economico che pesa sul settore produttivo di un’intera area, quella del mobile, che rappresenta l’Italia come eccellenza nel mondo. La Brianza, e con essa certamente anche tutta l’area di Cantù, ha visto crescere una tradizione artigianale che ha generato marchi d'arredo leader nel settore ma che oggi vivono, come la maggior parte delle imprese italiane, in situazione di precarietà.

Ed in anni di crisi come questi per le imprese che già sono costrette a lavorare con margini sempre più ridotti, con un fisco asfissiante e con una burocrazia esasperante, qualche migliaio di euro può fare la differenza, soprattutto per le piccole imprese artigiane.

Respinta la richiesta di moratoria del debito

Un’assurdità che l’Onorevole Molteni ha voluto portare fino a Roma con un’interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Ambiente e al Ministro dell’Economia.“Ancora una volta le aziende che rappresentano l’eccellenza del settore produttivo economico italiano sono state bastonate da uno Stato cialtrone e nemico di chi porta in alto il made in Italy.

Multe salatissime ed indegne quelle sanzionate ad alcune imprese del settore del legno arredo di Cantù da parte del Corpo Forestale dello Stato e che dimostrano come questo Governo si disinteressi completamente di chi lavora e produce”.

Sono queste le parole che Nicola Molteni, Vice capogruppo alla Camera della Lega Nord ha espresso durante la “question time” del 20 Gennaio scorso rivolte al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina che ha respinto la richiesta di moratoria del debito e che lo stesso Onorevole ha pubblicato sulla sua pagina Facebook.“Una mannaia da parte dello Stato che ha messo in grave difficoltà queste aziende ingiustamente e gravemente penalizzate solo per alcuni piccoli errori formali, commessi per seguire il protocollo procedurale dello smaltimento del materiale di risulta.

Ancora una volta, quindi, questo governo mette le mani nelle tasche delle migliori realtà italiane che chiedono di poter lavorare e produrre e di non avere ogni volta lo Stato in mezzo ai piedi che le ostacoli".

Quale morale da questa storia?

Del resto, come sosteneva Arthur Bloch: “ Se qualcosa può andar male lo farà in triplice copia”. Quale morale da questa storia: che siamo ancora lontani dal poterci elevare al rango di cittadini. Siamo ancora sudditi, subiamo prepotenze quotidiane e scopriamo di non avere difensori, ma per una volta qualcuno, se non altro, ci ha provato.