Gli ultimi sondaggi elettorali mostrano una forbice più ampia tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Fra i due c’è ora una distanza maggiore rispetto a quanto si era registrato all’inizio dell’anno, quando in molti pensavano addirittura ad un aggancio, cosa che vedendo i dati attuali non si prevede affatto. La discesa del movimento fondato da Beppe Grillo sembra non volersi arrestare, tanto che ad oggi si vede scappare il partito di Matteo Renzi. A seguire andremo a mostrarvi le intenzioni di voto degli italiani di Euromedia e EMG aggiornate.

Euromedia: oltre 7 punti dividono Renzi e Grillo

L’istituto Euromedia evidenzia un ulteriore calo del M5S (-0,2%), che scende così al 24,5%. In questa maniera sfugge via il Pd, che, grazie all’incremento dello 0,5%, sale al 32%. Lieve aumento (+0,1%) per Lega Nord e Forza Italia, rispettivamente quotati al 16,3% e al 12%, mentre dopo settimane positive arriva la flessione per Fratelli d’Italia (-0,2%), che si attesta al 5,2%. Stesso calo si registra per Sinistra Italiana, la quale si porta al 3,8%, mentre Nuovo Centrodestra con UdC resta stabile al 2,4%. Chiudono gli altri di sinistra al 2% (-0,1%). Il sondaggio politico pubblicato mostra anche l’incremento della fiducia nel Premier e nel Governo, nel primo caso dello 0,2% (31 per cento) e nel secondo caso dello 0,5% (29 per cento).

Complessivamente troviamo il CDX davanti al partito di Matteo Renzi di un punto e mezzo.

EMG: tonfo di Lega Nord, sale Forza Italia

L’istituto EMG pubblicato in questa settimana vede un brusco calo da parte di Matteo Salvini (-0,9%), che scende al 14,3% in un colpo solo. Rispetto alla rilevazione precedente abbiamo una crescita per Silvio Berlusconi pari allo 0,3% (12 per cento), mentre FdI-AN rimane stabile al 5,2%.

Balzo in avanti anche per il partito di Governo (+0,5%), che si porta al 32,8% e stacca decisamente i pentastellati, che si attestano al 25,8% dopo aver perso lo 0,5% rispetto a sette giorni fa. Proseguiamo con SI al 4% (+0,3%) e NCD-UdC al 3,5% (+0,4%), mentre gli altri si trovano al 2,4% con una flessione dello 0,1%. Questi sono i valori al primo turno delle votazioni, ma in caso di ballottaggio cosa accadrebbe?

L’istituto segnala che nella sfida PD-M5S vincerebbe il primo di misura (50,2 per cento vs 49,8 per cento), mentre se dovessero darsi battaglia i grillini e la coalizione di centrodestra, ne uscirebbero vincenti i primi (53,1 per cento vs 46,9 per cento).