Molti organi di stampa nazionale erano stati profetici: con l’insediamento del nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la politica Italiana avrebbe affrontato un periodo di "maggiore sobrietà". Un’ulteriore conferma di questa previsione è arrivata in questi giorni: nell’anno in corso, secondo il bilancio di previsione, il Quirinale costerà 236 milioni e 652 mila di euro ai cittadini. Ciò significa che ci sarà una diminuzione del 2,15% rispetto al 2015.

Per farla breve, in quanto contribuenti, risparmieremo circa 5 milioni di euro in totale.

Non si tratta certamente di un taglio "monstre" che passerà alla storia, ma è la dimostrazione che Mattarella ha iniziato seriamente a lavorare per mantenere la sua promessa fatta ad inizio mandato, ovvero quella di "ridurre" e "contenere" le spese legate alla politica, in particolar modo quelle dei "Palazzi"del potere.

Quello che c'è da sapere

In un periodo politico convulso a causa delle discussioni sulle unioni civili, un’altra novità è rappresentata dalla nuova regolamentazione in merito agli alloggi di servizio. Il loro utilizzo, da quando Mattarella è il Presidente della Repubblica, è stato sottoposto a modalità di concessione più restrittive rispetto al passato. Nel 2016, solo 14 persone possono essere considerate "aventi diritto" a pieno titolo.

Fino all’anno scorso ne erano 40. È l’effetto delle decisioni di Mattarella e del segretario generale Ugo Zampetti, che ha fatto in modo di concedere il "privilegio" solo nei casi strettamente necessari.

Anche gli stipendi dello staff del Presidente della Repubblica hanno subito tagli, come si legge nella nota illustrativa del bilancio 2016 pubblicata sul sito del Quirinale.

In totale, sono poco più di 870 mila euro in meno rispetto al 2015 per le voci legate alle retribuzioni dei collaboratori. Ma non finisce qui: nella nota si legge che i tagli riguardanti le retribuzioni aumenteranno negli anni a venire: si parla di un -1,55% per il 2017, per arrivare ad un -2,56% nel 2018.

Mattarella e gli affitti

I tagli dovevano riguardare tutti i lavoratori del "Palazzo" e, in effetti, è stato davvero così. Lo stesso Sergio Mattarella, dal suo insediamento al Quirinale, ha smesso di percepire la pensione di professore universitario, oltre che i vitalizi per la carriera parlamentare e per gli anni trascorsi alla Corte Costituzionale.

Tutto ciò per rimanere all’interno del tetto dei 240mila euro, che è l’ammontare massimo stabilito dal decreto Irpef (aprile 2014) per tutti i dirigenti della Pubblica Amministrazione. Infine, un’ulteriore novità è rappresentata dall’aumento dei canoni di affitto per gli alloggi di servizio. Da oggi, gli aventi diritto pagheranno un 20% in più rispetto al passato, mentre chi non ha più i requisiti sarà sfrattato entro due anni.