Chi prenderà il posto della famiglia Obama al 1600 di Pennsylvania Avenue a Washington DC? Dopo le fondamentali primarie della Florida i giochi sembrano ormai fatti, soprattutto per quanto concerne la nomination del partito democratico, con Hillary Clinton che sta dominando la competizione in quasi tutte le zone degli Stati Uniti, forte dell’appoggio della nomenclatura di quasi tutto il suo partito e dell’appoggio incondizionato delle minoranze ispaniche e afro-americane. Al suo rivale non sono bastati l’appoggio degli stati più liberali e di migliaia di giovani ammaliati dalle sue politiche anti-sistema.

Il senatore del Vermont, deve fare i conti con uno svantaggio divenuto ormai irrecuperabile: l'ex first lady ha conquistato finora 1606 delegati contro gli851 di Bernie Sanders, con 777 elettori che ancora le mancano per arrivare matematicamente alla vittoria.

Rubio sconfitto in Florida si arrende a Trump

Per quando riguarda il ‘Grand Old Party’, Donald Trump continua indisturbato a mietere successi: in Florida, roccaforte del senatore Marco Rubio, il risultato finale ha confermato il dominio del miliardario, che ha trionfato in maniera schiacciante sul giovane rampollo del partito repubblicano costringendolo alla resa. Resistono John Kasich che ha vinto a casa sua in Ohio e l’ultra conservatore Ted Cruz, ma il bottino di 683 delegati finora conquistati rassicura e non poco il tycoon newyorkese, anche se il traguardo rimane ancora lontano.

Prossime tappe il prossimo 22 marzo, con primarie e caucus in Arizona per ambedue gli schieramenti e in Idaho e Utah solo per il partito democratico, conl’esito che comunque pare sempre più scontato. E' molto probabile che alle presidenziali del prossimo autunno assisteremo alla sfida fra Hillary e Donald. Gli analisti danno poche speranze a Trump, ma anche il partito repubblicano non crede affatto in lui.

Il resto del mondo comunque la domanda se la pone ugualmente: gli Stati Uniti d’America avranno il 45° Presidente maschio o la Presidente donna? La risposta gli americani ce la daranno l'8 novembre prossimo.