Le riunioni degli ultimi giorni tra i leader europei da una parte e il governo turco dall'altra, hanno chiarito le intenzioni dell'Unione Europea riguardo al grave problema degli immigrati. L'unità di intenti è stata raggiunta in base all'accordo di sigillare i confini dell'unione ed espellere sommariamente masse di profughi disperati in fuga dalle guerre che stanno devastando il Medio Oriente. Il presidente del consiglio europeo Donald Tusk ha definito i rifugiati come "irregolari" o "migranti economici illegali", non considerando che migliaia di persone scappano da conflitti alimentati dall'occidente.

La situazione è critica

Il flusso di profughi provenienti da paesi dilaniati dalle guerre, come Iraq e Siria, continua ad aumentare. Nei primi due mesi del 2016 sono arrivati in Grecia più di 130.000 disperati, un numero maggiore dei primi sei mesi dello scorso anno. Decine di migliaia di profughi diretti nel nord Europa sono intrappolati in Grecia perchè l'Austria e gli altri stati balcanici hanno praticamente chiuso i loro confini. Le autorità greche hanno stimato che il numero di rifugiati bloccati nel paese potrebbe raggiungere presto la cifra di 70000 unità. Intanto circa quindicimila profughi sono bloccati nel campo di Idomeni, in prossimità del confine con la Macedonia, in condizioni igieniche precarie e a rischio epidemie per casi di epatite riscontrati nelle ultime ore.

Il ruolo della Turchia

La Turchia avrebbe accettato il piano tedesco per il dispiegamento di navi da guerra nel mare Egeo onde evitare il flusso di profughi, cosa che però potrebbe minacciare l'accesso russo al mediterraneo e provocare nuove tensioni. Il governo turco è anche disposto ad accettare una forte quota di migranti in cambio di aiuti da parte dell'Unione Europea per l'equivalente di tre miliardi di euro, inoltre il presidente Erdogan avrebbe chiesto facilitazioni per i cittadini turchi richiedenti visto e passi avanti nell'iterper ammettere la Turchia come nuovo membro della Comunità Europea. Richieste che non sono piaciute a molti leader europei e che provocheranno nuove discussioni, nel frattempo la situazione dei profughi è sempre più disastrosa.