Ormai è evidente che l'accoglienza non è più un'ipotesi percorribile in materia di immigrazione, visto l'enorme flusso di persone che vogliono entrare in Europa. Ragion per cui molti membri dell'Unione, specie i Paesi dell'est, hanno deciso di rafforzare i controlli lungo i propri confini e, in alcuni casi, come già è avvenuto in Ungheria, stanno prendendo seriamente in considerazione la possibilità di costruire delle barriere fisiche per bloccare l'ingresso dei migranti. Dunque, l'Unione Europea sta vivendo un momento particolarmente difficile, soprattutto, dopo il Consiglio di ieri in cui l'Austria ha annunciato che stabilirà una quota d'ingresso per i richiedenti asilo.
L'ennesima decisione presa in autonomia da uno Stato singolo che testimonia in maniera netta la volontà, diffusa e generalizzata, di voler dire basta alla retorica dell'accoglienza. Insomma, se i singoli Paesi potessero scegliere e votare, Merkel e Renzisarebbero in netta minoranza sulla questione immigrazione.
La retorica dell'accoglienza
Tutti vorremmo idealmente accogliere queste persone che attraversano il mare alla ricerca di un futuro migliore. Tutti vorremmo tenere le porte spalancate, per un semplice atto di amore e solidarietà nei confronti dell'altro, ma la verità è che non si può accogliere indiscriminatamente per una serie di fattori contingenti. Marie Le Pen, leader del Fronte nazionalista francese, intervistata da Nicola Porro, giovedì 28 gennaio 2016 nella trasmissione 'Virus', con una battuta fulminante: 'L'Europa non è l'El Dorado', ha colto bene l'essenza della questione immigrazione.
L'Unione Europea sta vivendo una fase di stagnazione economica, per cui l'accoglienza implica dei costi, nel breve e nel lungo periodo, che i singoli Stati non vogliono sostenere a discapito dei propri cittadini.
Una presa di posizione legittima, se si considerano anche le condizioni di degradoin cui si trovano a vivere i migranti nei vari centri di accoglienza.
Dunque, per una volta i politici dovrebbero avere il coraggio di dire basta alla retorica ed essere estremamente onesti e pragmatici: l'Europa è ancora in piena crisi e non può offrire lavoro a tutte queste persone. E se non si può offrire lavoro, sono ovvie le conseguenze a cui si incorrerà continuando a lasciare le porte aperte. A volte, è più giusto e onesto alzare un muro, che illudere gli individui che, in quei confini, possa esserci un futuro migliore.