A conclusione del convegno sulla previdenza tenutosi ieri a Torino, il presidente Tito Boeri ha ribadito la posizione dell'Inps in fatto di modificazioni alla corrente riforma del sistema pensionistico. In quest'ambito accenni anche alla legge di stabilità, che a detta dello stesso Boeri urge di revisione. Insufficienti le misure d'impronta emergenziale adottate nell'ultimo elaborato, fin troppo svantaggiose e impari nei confronti di giovani lavoratori e lavoratrici.

Gli interventi

È un piano organico consto di cinque punti fondamentali, quello avanzato in risposta alle principali questioni problematiche derivateda un aumento a dismisura dell'età pensionabile.

In primis, Boeri propone l'introduzione di un sostegno al reddito; l'unificazione delle Gestioni Previdenziali Pubbliche; la cosiddetta "armonizzazione" dei redditi (vd. paragr. succ.); le rispettive prolusioni di flessibilità in uscita e flessibilità nel versamento dei contributi.

Nello specifico, un'agevolazione minima di cinquecento euro spetterà a coloro che abbiano compiuto almeno cinquantacinque anni e versino in accertate condizioni di bisogno economico. L'ammontare varierà in funzione del numero di componenti del nucleo familiare e sarà imprescindibilmente legato alla stipula di un patto di servizio per la ricerca di un'occupazione lavorativa.In base al secondo punto, sarà possibile riunificare tutte le contribuzioni accreditate (es.

Esclusivi e Casse di Previdenza Privatizzate) portandole finalmente a confluire nella pensione.Correlato al progetto è il previsto contributo di solidarietà, gravante suchiunque vanti redditi pensionistici superiori a 3.000/3.500 euro lordi al mese.

Annunciata uscita anticipata a partire da sessantatré anni e sette mesi d'età unitamente a vent'anni di contributi effettivi, con una penalizzazione tra il tre e il dieci percento sull'assegno in sede di ricalcolo della quota retributiva.Il quinto e ultimo punto prevede infine la possibilità per il datore di lavoro di seguitarea versare contributi post-pensione producendo un incremento dell'assegno.