Il risultato dei caucus repubblicani di Washington DC restituiscono il sorriso a Marco Rubio. Il giovane senatore ha vinto con uno scarto minimo nei confronti di John Kasich e guarda dunque con ottimismo al 15 marzo, giorno in cui l'elettorato del partito andrà al voto in cinque Stati tra cui la "sua" Florida. Un appuntamento sicuramente decisivo per il futuro della campagna elettorale di Marco Rubio che potrebbe decidere di rititarsi in caso di sconfitta.
La terza vittoria
Nella corsa per la nomination repubblicana per la presidenza degli Stati Uniti si tratta della terza vittoria per Marco Rubio.
A Washington si è attestato al 37 per cento, precedendo Kasich di un solo punto percentuale. Al terzo posto Donald Trumpcon il 14 per cento, due punti in più di Ted Cruz che in questa tornata è la maglia nera. Rubio ottiene dunque 10 delegati mentre gli altri 9 vanno a Kasich. Per vincere la nomination repubblicana occorrono 1.237 delegati, al momento Trump ne ha 459 contro i 360 di Cruz. Rubio è terzo con 161, Kasich ne ha ottenuti 63. In precedenza Marco Rubio aveva vinto i caucus in Minnesota e Portorico.
Democratici: Hillary Clinton si avvicina alla meta
A meno di un cataclisma elettorale o di un clamoroso ritiro, stiamo ovviamente considerando anche l'asssurdo, Hillary Clinton sarà candidata alla presidenza degli Stati Uniti per il Partito Democratico.
La situazione è molto più nitida rispetto agli avversari politici. L'ex first lady sta trovando in Bernie Sanders un degno avversario, tra caucus e primarie ha vinto 12 volte contro le 9 di Sanders ma, soprattutto, ha vinto dove era necessario vincere: negli Stati più grandi che mettono in palio il maggior numero di delegati come Texas, Georgia e Virgina, solo per citarne alcuni.
L'affermazione più lunsinghiera di Bernie Sanders è stata quella del Michigan. In soldoni però Hillary Clinton ha da tempo sfondato il muro dei mille delegati, ne ha 1.232 per l'esattezza, contro i 575 di Sanders. Per conquistare la nomination democratica ne servono 2.383.