Ha riaperto il dibattito su un capitolo caldissimo del pianeta giustizia il nuovo disegno di legge per la concessione di amnistia e indulto presentato a Palazzo Madama dal senatore Luigi Manconi (Pd) in ricordo del leader radicale Marco Pannella morto nelle scorse settimane a 86 anni. Il ddl Manconi prevede la concessione di indulto e amnistia con la maggioranza assoluta del Parlamento, quindi il 50% + 1, e non più con la maggioranza dei due terzi in ciascuna camera.

Giustizia, riaccesi i riflettori su amnistia e indulto contro il sovraffollamento carceri

Diverse le adesioni e le firme dei parlamentari messe in calce al ddl insieme a quella del primo firmatario nonché presidente della commissione per la promozione dei diritti umani e già autore del primo ei quattro ddl presentati al Senato per la concessione dei provvedimenti di clemenza generale ad efficacia retroattiva. Adesioni che continuano ad arrivare anche da diversi parlamentari del Pd di Matteo Renzi che invece resta contrario ad indulto e amnistia ritenendo, così come il ministro della Giustizia Andrea Orlando che non c'è più bisogno di provvedimenti emergenziali visto che il sovraffollamento carceri continua a diminuire per effetto della legge sulle pene alternative, del decreto svuotacarceri, della riforma della custodia cautelare e della depenalizzazione dei reati lievi.

"Ho sottoscritto - ha fato sapere in una nota Salvatore Margiotta, senatore dem componente della direzione nazionale del partito - il ddl costituzionale predisposto dal collega Luigi Manconi, in materia di amnistia e indulto. Il disegno di legge - ha spiegato il parlamentare del Pd - determinerebbe un ritorno alla scrittura originaria della Costituzione, che prevedeva - ha ricordato - che le Camere approvassero tali istituti a maggioranza semplice".

Nuovi consensi anche dal Pd di Renzi al ddl Manconi presentato in nome di Pannella

Oltre all'appello di Papa Francesco per il Giubileo straordinario del 2016 si ricorda l'appello di Papa Giovanni Paolo II che per il Giubileo del 2000 chiese espressamente l'approvazione di amnistia o indulto. "E' tempo per me di contribuire - ha detto il senatore Margiotta - alla ricerca di una giustizia giusta e dolce, che garantisca i diritti - ha sottolineato - anche dei detenuti: come ci insegnava Marco Pannella, come avrebbe desiderato Papa Wojtyla".

Restano in prima linea su questo fronte i radicali. "Una giustizia profondamente ammalata", ha detto Luigi Mazzotta, presidente della Associazione radicale per la Grande Napoli e componente nazionale dei Radicali italiani a margine di una visita all'interno del carcere di Secondigliano, a Napoli. "Ciò che occorre - ha aggiunto - è una amnistia, un indulto".