Il sindaco di Parma Pizzarotti è stato sospeso dal Movimento Cinque Stelle.La notizia, ufficializzata direttamente dal blog di Grillo, era nell’aria ma nonostante le avvisaglie ha creato un vero e proprio terremoto all’interno del Movimento. L’accusa è quella di una “mancata trasparenza non avendo, il sindaco dato informazioni inerenti l’avviso di garanzia per due nomine al Teatro Regio di Parma”.
La replica di Pizzarotti
Il sindaco di Parma risponde pubblicando il carteggio tra lui e lo staff del blog di Grillo, “io sindaco eletto non rispondo a lettere anonime” ed accusa sia lo staff del blog che il responsabile pentastellato dei comuni, Luigi Di Maio, di essere stati sordi per mesi di fronte alle sue richieste.
Pizzarotti rincara la dose prendendosela con chi si cela dietro lo “staff del blog”, chi pretende trasparenza non può nascondersi dietro un inquietante anonimato.
Le reazioni degli attivisti
Tra gli attivisti si registra una netta spaccatura tra gli ortodossi del blog che ripetono che tutti, anche i sindaci, devono sottostare alle regole del Movimento e chi difende Pizzarotti chiedendo che il principio garantista che recita “indagato non significa condannato” sia finalmente recepito da un Movimento arroccato su principi troppo radicali.
Le reazioni tra gli elettori.
Numerosi elettori stanno riempiendo di messaggi pieni di rabbia e delusione i gruppi e le pagine social del Movimento Cinque Stelle.
In questi messaggi si legge la rabbia per aver raggiunto una percentuale di indagati cinque volte superiore a quella del loro partito antagonista, il PD. Si legge soprattutto l’amarezza per una disparità di trattamento tra Pizzarotti e Nogarin che lascia più di qualche dubbio in seno agli elettori.
La rabbia e la delusione degli elettori non si ferma alle piazze virtuali, nell’emiliano si registrano i primi meetup chiusi per protesta mentre in altri sono state chieste assemblee straordinarie per chiedere le dimissioni del fantomatico staff del blog. La sensazione è che la bomba Pizzarotti sia una granata a lenta deflagrazione e che gli effetti di questi giorni siano solo l’antipasto di quello che potrà accadere in futuro.