Parafrasando uno sport, il ciclismo, dove cuore e coraggio permettono il verificarsi di vere e proprie imprese, oggi possiamo dire “una sola squadra al comando, un solo uomo a guidarla”. Più di quattrocento anni fa il Bardo scriveva che “siamo fatti della stessa natura dei sogni”. Oggi, in terra d'Inghilterra, il sogno si materializza dalle parti di Leicester. Quello che è accaduto è un gradino al di sotto della follia ed appena un unghia al di sopra della realtà. Un'intera città è sospesa in quel limbo dove tutto è possibile. Un'intera comunità assapora ogni singolo istante di questo folle scherzo, si lascia trasportare dall'ebrezza dell'evento consapevole che nulla è per sempre men che meno il più impensabile dei miracoli.
Eppure è successo, eppure si contano, si vivono e si festeggiano queste ore che resteranno impresse nella memoria e negli annali di Leicester e non solo. Il Leicester City, un club dato dai più come serio candidato alla retrocessione,ha vinto la Premier League. Ha vinto finendo davanti a squadre come il Mancester City, lo United, il Liverpool, il Chelsea, gli Spurs. Ha vinto meritatamente, convincendo anche gli ultimi scettici ed attirandosi le simpatie dei tifosi e degli appassionati di calcio di ogni continente. Un piccolo Davide ha sconfitto tanti Golia, nel calcio ultramoderno ed ultra-miliardario dei top club e dei loro giocatori da copertina è tornato di moda il vecchio detto che la palla è rotonda e che tutto può succedere.
L'impresa sportiva delle piccole Foxes è destinata ad essere tramandata ai figli, ai nipoti ed ai figli dei nipoti i quali, probabilmente, penseranno che si tratti della solita esagerazione di qualche vecchio annebbiato dall'età e dalla birra. Allora non perdiamoci in dettagli inutili, in disamine tecniche da professori di calcistica applicata, evitiamo di esasperare le mancate aspettative dei blasonati avversari, assaporiamo a pieno questo piatto a sorpresa che ci restituisce tutta la magia e l'imprevedibilità di un gioco.
Perché in fondo, nonostante gli interessi e gli scandali che niente hanno di ludico, il calcio resta un gioco. Un bel gioco dove contano la tecnica, la preparazione, la tattica e tanto ancora ma resta un gioco dove l'imprevedibile accade quando meno te lo aspetti.Il Leicester ed il suo allenatore, Ranieri, hanno avuto il merito di ricordarcelo ed è per questo che dobbiamo festeggiarli e ricordarli come si ricordano i sogni più belli. Alè Foxes!