Il doppio incarico era fuori dalle linee del Movimento 5 Stelle. O almeno così era finchè la neo sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha nominato Marcello Minenna assessore al Bilancio, al Patrimonio e alla Partecipate. Deleghe importanti, anzi importantissime. Con un piccolo neo: il neo assessore è anche dirigente della Consob (responsabile dell’Ufficio analisi quantitative e innovazione finanziaria). Ovvero: doppio incarico, e forse anche incompatibilità tra i due ruoli. Ce n’è a sufficienza per sollevare la questione in Parlamento.

Subito l’attenzione è stata puntata sul doppio stipendio.

Minenna oggi alla Consob percepisce una retribuzione di 125.000 euro lordi all’anno, che, secondo le critiche dei più, sarebbero andati a sommarsi agli 80.000 euro di emolumenti per l'incarico di assessore della Giunta capitolina.Ma sul punto Minenna, oggi uscendo dal Campidoglio è stato già chiaro: rinuncia allo stipendio da assessore del Comune di Roma e si tiene quello della Consob. Lo ha spiegato lui stesso questa mattina. "Non c'é questo tipo di problema. - ha detto uscendo dal Campidoglio - è una facoltà prevista dalla legge e non c'é nessuno doppio stipendio".Tuttavia i dubbi sulla nuova nomina permangono.Massimo Muchetti , presidente della Commissione Industria a Palazzo Madama, ha presentato un’interrogazione al ministro dell'Economia e delle Finanze per sapere : “Se il neo assessore al comune di Roma Marcello Minenna abbia comunicato la volontà di continuare a dirigere l'Ufficio Analisi Quantitative e Innovazione Finanziaria della Consob e se sussistano, in tal caso, i presupposti di un conflitto di interessi".

Al di là degli aspetti economici e tecnico giuridici c’è infatti da chiedersi se il doppio incarico sarebbe in linea con la filosofia tanto propagandata dal Movimento 5 Stelle in questi ultimi anni e, soprattutto, se Minenna avrà tempo e modo per riuscire a svolgere al meglio entrambi i ruoli. Soprattutto quello di assessore, che a Roma, non è proprio un compito facile.Ma c’è un’altra questione, forse più rilevante: a Minenna è stata affidata la delega alle partecipate del Comune di Roma.

Tra queste vi è anche Acea, società quotata in Borsa e quindi soggetta al controllo della Consob.

Il deputato del Pd Giampaolo Galli ha sottolineato che "la scelta di Minenna, al tempo stesso controllato e controllore, finirebbe per determinare una macroscopica situazione di conflitto di interessi".E annuncia un'interrogazione in Parlamento.Pronta la replica del M5S Roma: "Oggi l'ultima invettiva di Galli che si è inventato una presunta incompatibilità tra l’incarico di Minenna in Consob e quello di Assessore al Bilancio con delega, fra l’altro, sulle partecipate, tra cui ACEA, quotata in Borsa. È sufficiente consultare il sito web della Consob per constatare come l’Ufficio Analisi Quantitative non abbia alcuna competenza in materia di società quotate".