Gli echi diRio 2016 non si sono ancora spenti e sono, naturalmente, arrivati fino a Roma la cui candidatura ad ospitare i Giochi del 2024 è ancora in piedi. La posizione del Comune nei confronti dell'evento, con il trascorrere delle settimane è diventata meno intrasigente rispetto al "no" iniziale sbandierato dal neo eletto sindaco del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi. In merito potrebbe risultare decisivo il previsto incontro trail primo cittadino ed il presidente del CONI, Giovanni Malagò. Intanto, in base ai risultati di un sondaggio Censis, i romani sarebbero ben disposti nei confronti dell'Olimpiade che si svolgerà tra otto anni.
Il 'si' ai Giochi è quasi al 52 per cento
Su un campione di mille persone che sono state interrogate dall'istituto di statistica diretto da Massimiliano Valeri, la prevalenza del "si" viene registrata sia su Roma città con il 50,2 per cento, sia in provincia con un 55,2 per cento. Nel contesto urbano capitolino, i "no" sono al 36,2 mentre in provincia la percentuale scende fino al 25,1. Minore in ogni caso la quota degli indifferenti (11,3 per cento) e degli indecisi (2,3). Complessivamente tra Roma e provincia, pertanto, i favorevoli alle Olimpiadi del 2024 sono il 51,9 per cento degli interpellati mentre il fronte del "no" si attesta sul 32,5.
Quei 'no' disposti a cambiare idea
C'è un ulteriore aspetto relativo ai contrari.
Oltre un terzo degli intervistati, infatti, si è dichiarato disponibile a cambiare idea nel caso in cui fossero messi in campo "organi di controllo e garanzia a vigilare severamente su pericoli di inquinamenti mafiosi, corruzione e sprechi". Il fronte del "no" motiva la sua opposizione al rapporto costi-benefici, secondo il 51,5 i primi sarebbero eccessivi a discapito dei secondi, mentre un 41,9 per cento teme, appunto, sprechi di ogni genere e tentativi di corruzione.
Per i favorevoli invece, i Giochi darebbero la possibilità di migliorare Roma con nuovi investimenti (48,5 per cento), sarebbero anche una spinta a nuovi posti di lavoro (45,8), influirebbero positivamente sul turismo (33,8) e sull'immagine di Roma nel mondo (33,5). In ultimo, un elemento importante: entrambi i fronti sono eterogenei e pertanto composti da persone di ogni tipo. Ci sono giovani, meno giovani, uomini, donne, studenti, lavoratori, liberi professionisti e pensionati.