Il referendum costituzionale è atteso per l’autunno. Il Governo non ha ancora definito la data in cui si andrà a votare, ma entro breve termine si attende che lo faccia. In attesa di ufficialità, sono stati ipotizzati alcuni giorni in cui chiamare alle urne gli italiani per la consultazione. In tutti i casi si tratta di domeniche, tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Fino a qualche mese fa si indicava il mese di ottobre, ma tutto è slittato. Nell’eventualità che vengano rispettati i tempi, la prima data utile dovrebbe essere quella del 20 novembre; l’alternativa sarebbe quella del 27 novembre.
In caso di ulteriori indugi, ci si recherebbe ai seggi elettorali il 4 dicembre. Questo, al momento, è ciò che trapela, ma resta da attendere conferme da parte degli organi politici nel corso delle prossime settimane. Nell’attesa, vediamo di analizzare la situazione relativa ai sondaggi, che vedono il ‘No’ davanti al ‘Sì’.
Sondaggi elettorali: la maggioranza degli italiani è per il ‘No’
L’ultima rilevazione effettuata da EMG vede un incremento dei ‘Sì’ (+1,6%), per un totale di 28,5%, ma ciò non basta ad ottenere più dei ‘No’. Infatti, questi ultimi crescono (+2,4%), portandosi al 30,8% ed ampliando il vantaggio. Da segnalare, poi, che gli indecisi sono ben il 40,7% degli intervistati. Prendendo in analisi il sondaggio di Piepoli, abbiamo una situazione più equilibrata se si escludono quei cittadini dubbiosi su cosa votare.
Infatti, abbiamo il ‘No’ con il 51% ed il ‘Sì’ con il 49%. La differenza è talmente minima, che ci potrebbe essere anche un ribaltamento già la prossima settimana. Chiudiamo con i dati di DEMOS, che mostrano un andamento leggermente differente. In questo caso sono i ‘Sì’ ad essere avanti con il 40%, mentre i ‘No’ si attestano al 37%.
C’è poi il 23% degli interpellati che non sa cosa sceglierà. Questo istituto ha inoltre proposto un quesito legato all’esito del referendum costituzionale. Qualora dovesse vincere il fronte dei ‘No’, dovrebbe dimettersi Matteo Renzi da Premier? Il 53% ha risposto affermativo, contro il 40% che lo vorrebbe ancora al suo posto, mentre il 7% non sa.
Prima di lasciarvi, invitandovi a seguirci per ulteriori aggiornamenti sui sondaggi politici, vi ricordiamo che molti esponenti della politica italiana hanno già avuto modo di schierarsi da una parte, piuttosto che dall’altra. A favore del ‘No’ troviamo Beppe Grillo (M5S) in prima linea, ma al suo fianco c’è anche Matteo Salvini (Lega Nord), che vorrebbe mandare a casa proprio il Presidente del Consiglio. Contrari alla riforma della Costituzione Italiana sono anche Massimo D’Alema e Pippo Civati, i quali sostengono sia stata scritta male. Tra gli altri troviamo pure Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), che la definisce come l’ennesima truffa di Matteo Renzi, poi ancora Nichi Vendola (Sinistra italiana) e Gianfranco Fini.
Anche la CGIL si schiera per il ‘No’, mentre la CISL è orientata al ‘Sì’. Tra i favorevoli troviamo Angelino Alfano (Nuovo Centrodestra), che sottolinea come l’approvazione di tale riforma serva per cambiare il Paese. Al ministro dell’Interno si associano anche Pierferdinando Casini e Maurizio Lupi, senza dimenticare Enrico Zanetti, Denis Verdini e Riccardo Nencini. Quest’ultimo afferma che il ‘No’ bloccherebbe il processo delle riforme istituzionali. Addirittura l’ambasciatore americano, John Phillips, si dichiara favorevole.