L’istituto EMG ha pubblicato i nuovi Sondaggi politici per TG La7. Le intenzioni di voto del mese di settembre non presentano cambiamenti in vetta, ma a saltare subito all’occhio è il sorpasso di Forza Italia ai danni di Lega Nord. Non si registrano variazioni importanti neppure negli eventuali scenari di ballottaggio, mentre per quanto concerne il referendum costituzionale atteso per l’autunno, salgono le preoccupazioni per Matteo Renzi. A seguire vi illustreremo tutti i dati precisi che riguardano l’ultima rilevazione, la prima dopo le vacanze estive, in attesa di poterli confrontare con altri sondaggi elettorali.

EMG: sorpasso FI su LN, PD riduce il gap da M5S

Rispetto al mese di agosto, abbiamo una flessione per il Movimento 5 Stelle (-0,5%), che non influisce più di tanto sulla posizione. I grillini, infatti, rimangono in testa con il 31,4%. Alle loro spalle c’è il Partito Democratico con il 31,1%. Quest’ultimo perde lo 0,3%, ma allo stesso tempo ricuce le distanze dai pentastellati. C’è un avvicendamento alle loro spalle, con il partito di Silvio Berlusconi che scavalca quello di Matteo Salvini. Il primo guadagna lo 0,5% portandosi al 12%, mentre il secondo perde lo 0,5% scendendo all’11,3%. Proseguiamo con Fratelli d’Italia-AN al 4,3% (+0,3%), mentre rimane stabile al 3,3% Sinistra Italiana. Troviamo appena dietro l’area popolare di NCD-UDC con il 3,2% (-0,1%), con gli altri partiti che chiudono al 3,4% con un incremento dello 0,6%.

Nel complesso è distante il CDX, che raccoglie solamente il 27,6%, restando così lontano dai primi due della classifica. L’eventuale sfida al secondo turno delle elezioni tra M5S e Pd verrebbe vinta dal primo (53,1% vs 46,9%). Il movimento di Luigi Di Maio batterebbe anche il listone del Centrodestra (57,3% vs 42,7%), con quest’ultimo che non avrebbe modo di sorridere neppure contro il partito di Governo (54% vs 46%).

Il Premier, tra l’altro, è preoccupato per gli ultimi dati circa la tornata referendaria di novembre. Infatti, secondo quando emerge dalle interviste ai cittadini, sono in calo i ’sì’ (-2%), attestati attualmente al 26,9%, mentre i ‘no’ rimangono al 28,4%, seppure in diminuzione (-1,1%). Tanti, forse troppi, gli indecisi, che salgono dal 41,6% al 44,7% nel giro di un mese.

Poi, se ci aggiungiamo il fatto che l’astensione è stimata al 46%, si completa la situazione negativa per il Governo. In attesa di scoprire se tale scenario cambierà nelle prossime settimane, vi invitiamo a seguirci per ricevere aggiornamenti sulle intenzioni di voto ai partiti italiani.