Matteo Renzi descritto come viola di rabbia per il trattamento subito dal ‘suo’ ministro Graziano Delrio, preso a schiaffi mediatici dalla coppia Travaglio-Floris a DiMartedì. Il premier avrebbe ordinato la ritirata dagli schermi di La7, tv a suo dire troppo schiacciata sulle posizioni del No al referendum. Simona Bonafé non si è presentata a Piazzapulita giovedì sera. Maria Elena Boschi, invece, prima declina il match già in programma con Matteo Salvini a Otto e mezzo e poi, per non rischiare un tracollo mediatico per colpa dell’hashtag divenuto virale #boschiscappa, costretta a presentarsi da Lilli Gruber e a subire le bordate sparate dal leader leghista sullo scandalo Banca Etruria che ha travolto il padre.
Il boicottaggio renziano di La7 avrebbe l’obiettivo non dichiarato da Renzi di costringere la tv di Urbano Cairo ad infrangere le regole della par condicio.
Renzi e il boicottaggio di La7
L’ordine di abbandonare la nave di La7 e, quindi, di non partecipare più alle numerose trasmissioni di approfondimento politico proposte dalla tv di Cairo, Matteo Renzi lo avrebbe dato già martedì sera, al termine della puntata della trasmissione DiMartedì condotta da Giovanni Floris. I soliti ben informati retroscena descrivono un premier furioso per la cattiva accoglienza riservata al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, messo poco elegantemente in mezzo sulla questione ‘Ponte sullo Stretto’ dall’ex conduttore del defunto Ballarò e dal direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, notoriamente schierato per il No al referendum.
Si spiegherebbero così la ‘buca’ data dalla renzianissima Simona Bonafé a Corrado Formigli giovedì sera a Piazzapulita e il doppio cambio di agenda a cui è stata costretta la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi che ha detto prima sì, poi no e dopo ancora sì al confronto sul referendum con il leader della Lega Matteo Salvini nello studio di Otto e mezzo con Lilli Gruber.
La Boschi ultima renziana ospite di Cairo?
È stata una giornata tremenda quella di venerdì 7 ottobre per Maria Elena Boschi. Il ‘capo’ le aveva tassativamente vietato di presentarsi in tv per il confronto col temibile Salvini. Poi, complice l’assedio mediatico montato sul web dal leader leghista a colpi di #boschiscappa, è stata costretta a tornare sui suoi passi presentandosi ad Otto e mezzo.
L’ultima renziana a calcare gli studi de La7 (ma il condizionale è d’obbligo) non ha certo lasciato un positivo ricordo indelebile di sé e del renzismo. Apparsa subito troppo nervosa nei panni della ‘Maestrina’ preparata a memoria sulla materia ‘referendum’, Meb ha pagato la veemenza di Salvini, troppo a suo agio, invece, nei panni del discolo ‘Pierino’. Inevitabile che la numero 2 del renzismo pagasse dazio sullo scivoloso argomento Banca Etruria che coinvolge il papà Pierluigi.