Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti,Donald Trump,ha attaccato la stampa e i metodi che la campagna politica del partito di Hillary Clinton sta portando avanti, dicendo che le elezioni sarebbero truccate. Secondo il magnate americano, sarebbein atto nei suoi confronti una macchina del fango che punterebbe ad indebolirne l'immagine, presentandolo come un molestatore.Inoltre in un tweet ha accusato la Clinton di fare uso di droga prima dei dibattitiche da tempo li vedono opposti davanti a milioni di telespettatori.
Nove donne hanno accusato il candidato repubblicanodi molestie
Tutto ha avuto inizio con la pubblicazione di unvideo sessista di Trump girato nel 2005. Dopo la diffusione del filmato, molte donne hanno raccontato le loro storie di presunti abusi subiti dal tycoon. Al momento le donne che hanno accusato Trump di averle molestate e importunate sono nove. A detta del candidato repubblicano, queste vicende non si sono mai verificate, e si tratterebbe di un'invenzione dei media e dello staffdella Clinton che, grazie ai "poteri forti" - citando lo stesso magnate statunitense - che appoggiano la candidata democratica, starebbero truccando le presidenziali americane. Non è la prima volta che Trump accusa i media di falsare le elezioni.
In precedenza, però, aveva affermato che la colpa della stampa era quella di dedicare troppo tempo e spazio alla sua persona.
Le accuse di Trump sono gratuite e prive di fondamento
Le accuse volte da Trump negli ultimi giorni alla trasparenza del voto in America sono molto gravi e potrebbero avere delle conseguenza significative.
La gravità è data anche dalla totale assenza di prove a sostegno delle sue parole. Gli attacchi sono stati etichettati come falsi e privi di fondamento anche da alcuni governatori degli stati Repubblicani.
La pericolosità delle accuse, inoltre, è data dal contesto in cui vengono mosse. Forse mai prima d'ora gli USA erano stati divisi in maniera così netta tra i due candidati alla Casa Bianca, e un'accusa di elezioni truccate potrebbe far perdere il rispetto per una carica tra le più importanti e rispettate nel paese, se non addirittura nel mondo intero, quella di Presidente degli Stati Uniti.