Chi ha definito il lungo duello politico tra hillary clinton e Donald Trump come "la più velenosa campagna elettorale presidenziale in oltre ducento anni" non ha tutti i torti. Il momento della verità è finalmente arrivato e tra meno di 24 ore gli Stati Uniti d'America avranno il loro 45esimo presidente. L'ex first lady affronta il voto nel ruolo di favorita, almeno nei sondaggi che la danno in testa anche se non in maniera netta.La chiusura dell'indagine a suo carico da parte dell'FBI è un grosso punto a suo favore. Per i Federali, "Hillary Clinton non ha commesso alcun reato" e la notizia, accolta con soddisfazione dall'entourage della candidata democratica, è stata un pugno allo stomaco per Donald Trump che stava cavalcando questo 'destriero' a briglia sciolta ed ora è tornato a parlare di "elezioni truccate dal sistema".
Onde evitare che il vulcanico magnate esagerasse nelle polemiche a poche ore dall'appuntamento decisivo, il suo staff gli ha tolto la gestione dell'account Twitter. Non è assolutamente un buon segnale per il candidato repubblicano.
Gli Stati in bilico
La conclusione positiva dell'inchiesta FBI ha comnunque giovato ad Hillary Clinton e l'ascesa vertiginosa del rivale, nelle ultime ore, sembra essersi arrestata. Il vantaggio dell'ex segretario di Stato sarebbe comunque di soli tre punti percentuale in base all'ultimo sondaggio a cura di RealClearPolitics ed è un margine che non le consente di dormire sonni tranquilli. Il sito specializzato le assegna attualmente 203 'Grandi Elettori' sicuri contro i 164 di Trump.
Ne restano 171 in palio e risulteranno decisivi gli Stati cosiddetti in bilico. Tra questi ci sono Florida e Pennsylvania: la vittoria in ambedue sarebbe sufficiente alla Clinton per garantirle la leadership mentre 'The Donald' avrebbe bisogno di molte più affermazioni per rimontare il gap. In Pennsylvania, oltretutto, Hillary sarebbe avanti di cinque punti percentuali.
Il voto in Florida sarà certamente determinante per la presidenza e la situazione è molto incerta: allo stato attuale Trump sarebbe avanti, ma di un solo punto.
Maratona elettorale? Solo se Trump rimonta
La Florida, oltretutto, sarà tra i primi Stati a chiudere i seggi, alle ore 19 di Miami che corrisponderanno all'1 di notte in Italia.
La Pennsylvania chiuderà un'ora dopo, al pari di New Jersey, Maryland, Massachusetts e Texas. Pertanto alle 2 di notte, ora italiana, si potrà avere un quadro chiaro del trend elettorale. Se Hillary Clinton dovesse risultare avanti a quel punto, non ci sarebbe più storia. Se invece Trump riesce nell'impresa di aggiudicarsi più Stati tra quelli citati, l'Election Night si prolungherà inevitabimente.
Hillary, chiusura con le rockstar
Hillary Clinton ha chiuso la sua campagna elettorale a Philadelphia. Con lei sul palco, oltre al marito ed ex presidente Bill Clinton, c'era il presidente uscente, Barack Obama, ed anche alcune star del mondo della musica come Bruce Springsteen e Bon Jovi. Contemporanamente Madonna, la regina delle popstar, ha messo in atto un concerto a sorpresa a New York per sostenere l'ex first lady.
"In gioco c'è il nostro futuro - ha detto Hillary Clinton - e faremo tutto ciò che è in nostro potere, non solo per vincere ma anche per metterci subito al lavoro. Sarò il presidente di tutti gli americani, anche di chi non mi voterà". Smaltita la rabbia dopo la notizia della chiusura dell'inchiesta a carico della rivale, 'The Donald' ha invece recuperato la consueta baldanza. "Votate per me - ha dichiarato durante il comizio a Scranton, Pennsylvania- e così facendo, trasformerete in realtà i vostri sogni. Queste elezioni saranno come la 'Brexit', ma all'ennesima potenza". Intanto, un sondaggio dell'ultim'ora a cura di Reuters/Ipsos dà alla Clinton oltre il 90 % di possibilità di vittoria. Secondo queste proiezioni, Hillary sarebbe in grado di raggiungere quota 303 Grandi Elettori mentre Trump si fermerebbe a 235.