Il riarmo europeo, così come proposto alcuni giorni fa da Ursula von der Leyen, è un tema divisivo nella maggioranza. In particolare troviamo due posizioni divergenti, quella di Matteo Salvini e quella ufficiale del governo del ministro degli Esteri Antonio Tajani e della premier Giorgia Meloni. Nelle scorse ore, a margine di un evento di Forza Italia, è arrivato un duro attacco da parte del titolare della Farnesina all'alleato della Lega. E di recente è arrivata anche l'ironia del Partito Democratico sulla posizione del ministro dei Trasporti in merito al piano di riarmo.
'Un errore gravissimo'
Ad Ancona, a margine di un evento targato Forza Italia, Antonio Tajani è stato chiaro e il messaggio è direttamente rivolto all'alleato Salvini. Il piano di riarmo dell'Unione Europea non è "soltanto bombe e armi" e pensarla in questo modo sarebbe un "errore gravissimo". Il ministro degli Esteri non usa troppi giri di parole e ribadisce che è la linea del governo è "molto chiara" e a indicarla sarebbe stata la stessa premier Giorgia Meloni. Questa posizione, condivisa anche da Tajani, rappresenta "la linea ufficiale del governo italiano".
Con queste dichiarazioni dunque il vicepremier di Forza Italia ha ripreso duramente l'altro vicepremier, il leghista Salvini, che negli ultimi giorni è stato molto critico a proposito del progetto ReArm Europe annunciato dalla presidente della Commissione Europea.
Il tema del resto è divisivo nel governo, tra tendenze nettamente opposte. Quella della premier cerca di essere più europeista, mentre quella della Lega si oppone in modo netto, preferendo piuttosto la linea portata avanti finora da Donald Trump.
Le parole di Tajani
Lo stesso Tajani ad Ancona respinge al mittente le accuse di essere dei guerrafondai, rivolte a lui e a Meloni.
Ribadisce che il piano europeo "non è un piano di riarmo" bensì una scelta volta "a garantire la sicurezza". Guarda al rafforzamento delle forze armate europee, sia per rispettare gli impegni in ottica Nato sia per garantire in futuro la sicurezza dei cittadini.
Parole molto nette che arrivano nello stesso giorno in cui Salvini attacca il presidente francese Emmanuel Macron e il suo piano di scudo nucleare.
Secondo il ministro dei trasporti con Macron "saremmo già sull'orlo della guerra". Nel frattempo non è un mistero che Meloni cerchi di seguire una linea prudente ed equilibrista, volta a essere un partner privilegiato con gli Stati Uniti di Trump e al contempo consolidare il ruolo dell'Italia nell'Unione Europea.
L'ironia del Pd
Mentre prosegue lo scontro a distanza nel governo il Partito Democratico usa l'ironia per attaccare Matteo Salvini sul tema del riarmo europeo. "Bravo Matteo, ascoltaci anche su sanità e salario minimo", si legge in un manifesto diffuso sui social, nel quale viene chiesto di ascoltare anche le proposte dei democratici sui trasporti.
Non mancano le polemiche però all'interno dello stesso Pd, con la presa di posizione della vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno, contrariata per questa immagine, sulla stessa linea anche il dem Stefano Ceccanti. Infine non mancano le critiche nemmeno di Carlo Calenda che accusa Schlein di "scimmiottare Salvini".