Le dimissioni del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi all'indomani della sconfitta nel referendum costituzionale aprono diverse strade in ambito politico. Quali sono i possibili scenari a cui andremo incontro nelle prossime settimane? Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sin da ora, ha escluso l'ipotesi elezioni anticipate, definendola 'inconcepibile'. Restano, dunque, tre possibili soluzioni.
Ultime news scuola, venerdì 9 dicembre 2016: Renzi-bis tra le diverse ipotesi
La prima è quella relativa ad un possibile governo Renzi-bis: in questo caso il Presidente del Consiglio dimissionario verrebbe nuovamente investito della carica in funzione di 'traghettatore' verso le nuove elezioni politiche.
La seconda ipotesi, invece, è quella rappresentata da un governo istituzionale con Presidente del Consiglio appoggiato dall'attuale maggioranza: il toto-nomi indica tra i 'favoriti' l'attuale ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il presidente del Senato, Pietro Grasso e il ministro degli Affari esteri, Paolo Gentiloni. La terza ed ultima ipotesi è rappresentata da un governo di responsabilità nazionale, sostenuto dal consenso delle varie forze politiche.
Scuola, nuovo Ministro Istruzione in caso di Renzi-bis: Simona Malpezzi al posto di Stefania Giannini?
Al momento, la soluzione più probabile è propria quella legata ad un Renzi-bis, ipotesi che naturalmente produrrebbe un probabile rimpasto all'interno del nuovo governo.
In tal caso, appare scontato il 'siluramento' del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini: non dimentichiamo che alcune frasi di Renzi ('Con la Scuola, siamo stati proprio bravi, abbiamo fatto arrabbiare tutti') si riferivano chiaramente all'operato del ministro soprattutto per come sono state gestite le operazioni riguardanti la mobilità.
Dunque, chi potrebbe andare al posto di Stefania Giannini a presiedere il dicastero di Viale Trastevere? Le indiscrezioni riportate dal sito Orizzonte Scuola parlano dell'onorevole Simona Malpezzi, docente e parlamentare PD nonchè componente della Commissione “Cultura, scienza e istruzione” e membro della Commissione Bicamerale “Infanzia e adolescenza”. Una soluzione che già sta facendo storcere il naso alla maggioranza del personale scolastico.