Cosa resterà di Renzi, per parafrasare una famosa canzone di Raf, raccontato da Matteo Renzi. L'ormai ex Presidente del Consiglio ha voluto riassumere i suoi 'mille giorni' che verranno, senza dubbio, ricordati nel bene e nel male. Le parole scritte sono condite dal solito ottimismo che lo ha contraddistinto durante tutto il suo mandato.

Ultime news scuola, giovedì 8 dicembre 2016: Renzi 'Riforma Buona Scuola resterà anche senza di me'

'Molte delle cose che abbiamo fatto e che in tanti hanno criticato continuerete a vederle' ha scritto l'ex premier che cita, in primis gli 80 euro, l'ormai famoso bonus fiscale che ha finito per contraddistinguere il suo governo.

Renzi, comunque, ci tiene a sottolineare l'abbassamento delle tasse, l'abolizione di Equitalia e la dichiarazione dei redditi precompilata, il divorzio breve e i diritti civili, il denaro in più per la sanità e le pensioni insieme al tetto per gli stipendi pubblici oltre ad altri provvedimenti, tra i quali, meritano soltanto una rapida citazione la riforma della Scuola e della pubblica amministrazione.

Renzi: 'Si può perdere un referendum ma non si può perdere il buonumore, mai'

I 'mille giorni' sono qui, per chi ha cinque minuti di tempo, dice Renzi. Ma della scuola, ancora una volta, solo un accenno rapido, quasi a non voler tornare su quanto accaduto in questi due anni e passa dall'uscita del famoso 'quadernetto' Buona Scuola che, entro nove mesi, quasi fosse una gestazione vera e propria, avrebbe visto la luce sotto forma di legge 107: una legge contestata duramente, ostacolata con tutte le forze messe in campo dal personale scolastico, una protesta che toccò l'apice il 5 maggio 2015 quando l'esercito della scuola scese in piazza unito e compatto

Nulla, il governo non ascoltò le ragioni della scuola e andò avanti per la propria strada, con una legge approvata a colpi di fiducia e chiaramente non voluta.

Ora i risultati sono questi: una legge che è rimasta e un governo che se ne è andato. Renzi promette di rimettersi in cammino: 'Si può perdere un referendum, ma non si può perdere il buonumore, mai!' Peccato che il buonumore gli insegnanti e tutto il personale scolastico lo abbiano già perso da tempo, da troppo tempo.