Nel corso della trasmissione "PiazzaPulita" su La7 di questo giovedì 30 marzo è intervenuto Andrea Orlando, ministro della Giustizia e candidato alla segreteria nazionale del Pd in vista delle prossime Primarie. Ecco le parti principali di quello che ha detto, intervistato dal conduttore Corrado Formigli e da altri giornalisti.
Orlando parla dei temi della Giustizia e dell'allontanamento fra ceti popolari e sinistra
All'inizio Orlando, in quanto Guardasigilli, si è soffermato sull'ultimo caso di cronaca dell'omicidio di Alatri e sul fatto che uno dei presunti colpevoli era stato rilasciato poche ore prima per possesso di droga, affermando che "si deve valutare se ci sono state delle abnormità nella valutazione del giudice, io ho predisposto degli accertamenti per verificare se ci sono le condizioni per inviare gli ispettori".
Sulla crisi della politica e il ruolo della magistratura, ha detto: "La politica non è più in grado di proporre grandi cambiamenti e quindi in alcuni casi la società civile si rivolge ad altri soggetti, fra i quali la magistratura", prima di aggiungere "Ci deve essere il garantismo sia per l'imputato che per la vittima, affinché abbia giustizia".
Sulla difficoltà della sinistra di intercettare il malcontento dei ceti popolari, ha detto: "Negli ultimi anni si è creato un baratro fra sinistra e un pezzo di società: anche il Referendum ce lo ha detto. Io non mi candido per la sinistra, ma per guidare il PD che è un partito di centrosinistra. Si deve tornare nelle periferie e bisogna mettere nel conto di prendere anche dei fischi all'inizio.
Non si può correre dietro alla destra dicendo che l'immigrazione si può fermare, mentre sul tema delle occupazioni abusive bisogna essere molto determinati: violano una legge e tolgono la casa a chi ne avrebbe diritto. Chi nasce in periferia deve avere gli stessi diritti di chi nasce in centro; quando le disuguaglianze sono troppo grandi purtroppo chi è rimasto indietro tira i remi in barca, non corre più veloce: da solo il mercato non dà a tutti la possibilità di farcela.
Secondo me serve una grande iniziativa pubblica per accogliere i rifugiati, che sono cosa diversa dagli immigrati: quando c'è la guerra si deve scappare. E su questo dobbiamo incalzare l'Europa".
Primarie PD: 'Renzi ha rimosso tema uguaglianza. Senza alleati perdiamo elezioni'
Passando al congresso PD, Orlando ha detto: "Nel voto interno, sono andate a votare finora anche meno persone rispetto a quanto ne andarono l'altra volta; se il 30 aprile andranno a votare meno molte persone del 2013 sarà un problema per tutti.
Allora votarono in 3 milioni, io credo che 2 milioni sia una soglia accettabile, sotto bisognerebbe interrogarci. Bisogna capire inoltre come le nostre posizioni possono poi parlare con le altre forze del centrosinistra: uno può vincere le Primarie con il 99% ma se poi è da solo e non ha un sistema di alleanze, perde le elezioni".
Orlando poi ha chiarito che "è una banalizzazione riduttiva dire che io sfido Renzi da sinistra, perché lui incarna un certo modo di rappresentare la sinistra: il problema non è che non sia radicale su alcuni punti, ma che ha rimosso il tema dell'uguaglianza sociale. Su questo ci richiamano spesso dal Papa a Prodi. Oggi l'1% degli italiani possiede il 25% della ricchezza, questo tema è fuori dal dibattito pubblico".
Precisando poi: "Non sono d'accordo col promettere una riduzione fiscale indeterminata, se abbiamo risorse bisogna invece alleggerire la pressione fiscale della fascia di reddito più bassa. Sarebbe sbagliato tornare alla tassa sulla prima casa, mentre serve aumentare la tassazione sul gioco d'azzardo"
Se fosse segretario con chi si allea il PD? "Intanto dobbiamo riformare al più presto la legge elettorale, altrimenti si rischia di dover tornare a votare dopo 6 mesi oppure di dover fare le larghe intese: entrambe le cose sarebbero fatali per il PD e per l'Italia". Chi sarebbe il vostro candidato premier? "Sarebbe il frutto delle Primarie del centrosinistra".