Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, vede sempre più lontana la possibilità di risolvere la crisi con la Corea del Nord attraverso le armi della diplomazia e sempre più vicina, forse imminente, una soluzione di tipo militare. In un intervista alla Reuters, come riporta oggi il quotidiano la Repubblica, il tycoon americano ha espresso "pessimismo" nell'avverarsi di una soluzione pacifica della crisi. Anche se in queste ore è intervenuta anche la Cina per cercare di riavvicinare le parti e trovare un compromesso soddisfacente per entrambe, The Donald non è convinto che il Celeste impero riuscirà nell'intento.

Anzi ha parlato chiaramente della possibilità che con Pyongyang scoppi un conflitto di proporzioni enormi.

D'altra parte gli Stati Uniti, secondo il Presidente Trump stanno già facendo il possibile per facilitare una soluzione pacifica. Anche se c'è solo una flebile speranza di riuscita, l'amministrazione americana sta cercando di dare il massimo appoggio al tentativo cinese, non mettendo in difficoltà il leader cinese Xi Jinping, ad esempio, con l'appoggiare momentaneamente le richieste di Taiwan di nuovi colloqui tra il Presidente Trump e il suo omologo Tsai Ing wen.

Quanto siamo vicini ad una nuova guerra di Corea?

La tensione in queste ore è quasi palpabile. Gli Stati Uniti stanno predisponendo in Corea del Sud uno scudo antimissilistico del valore di un miliardo di dollari, che peraltro Trump pretende vengano ripagati dalla stessa Corea del Sud.

Rex Tillerson, il Segretario di Stato americano, intanto dovrebbe a breve chiedere alle Nazioni Unite che impongano delle sanzioni al regime nordcoreano per l'illecito programma nucleare messo in atto. La Cina, membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, intanto ha 'suggerito' al regime nord coreano di interrompere i test nucleari prima possibile se non immediatamente.

Comunque i segnali che si stanno lanciando in queste ore non sono certo incoraggianti. Ad esempio, il sottomarino nucleare Michigan è giunto nelle acque del porto sudcoreano di Busan con lo scopo, dichiarato, di rispondere ad un possibile attacco nord coreano.

Donald Trump, inoltre ha espresso l'auspicio che Kim Jong un si dimostri non solo un leader energico, ma anche assennato.

Facendo riferimento alla sua età quando succedette al padre, il Presidente degli Stati Uniti, ha definito il leader nordcoreano una persona con grandi capacità se è riuscito ad arrivare all'apice del potere a soli 27 anni. Spera quindi che sia anche "razionale". E lo speriamo anche noi.