La maggioranza del governo oggi, dopo le primarie che hanno visto trionfatore l'ex presidente del Consiglio Renzi, deve affrontare oggi il tanto dibattuto argomento della legittima difesa. Si dovrà, infatti, decidere se e quali modifiche apportare all'articolo del codice penale che da tempo è un cavallo di battaglia della Lega. Attualmente l'articolo prevede che non è punibile chi si difende contro il pericolo di un offesa ingiusta se la difesa è proporzionato all'offesa. Il che in parole povere significa che ciascun cittadino ha diritto a difendersi da un ladro e un aggressore se effettivamente quest'ultimo minaccia la nostra vita con atti concreti.
Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, preferirebbe che la la legge restasse invariata, ma il Pd ha promesso che si raggiungerà un compromesso.
Quali sono le proposte e come potrebbe cambiare la legge?
La proposta di legge avanzata dal Deputato renziano Ermini, prevede che in caso di aggressione la colpa di chi spara viene annullata poichè la vittima potrebbe essere stata preda di un grave turbamento emotivo. Lo shock emotivo è attribuibile al fatto che l'uomo ha visto i suoi beni e la sua famiglia in profondo pericolo. Spetterebbe al giudice in ambito processuale poi comprendere se effettivamente la vittima abbia subito questo trauma. La modifica della legge prevederebbe anche che alla vittima, in caso di assoluzione, fosse esonerata dalle spese processuali che sarebbero solo appannaggio dello Stato.
Ma la maggioranza non è tutta della stessa idea. Un altro renziano Franco Vazio, sostiene inconcepibile la possibilità di valutare la legittima difesa in base alla paura della vittima e lasciare che questa valutazione sia effettuata da un giudice. Lo schieramento opposto, capeggiato da Alfano, dai leghisti e da Forza Italia, afferma invece la necessità di un cambiamento più radicale e profondo.
Partendo dal presupposto che attualmente vi è un innalzamento del livello di criminalità, essi credono che chi compie una rapina con i proprietari all'interno dell'abitazione è un vero criminale. La lega dunque chiede di escludere totalmente la colpa di chi spara poichè vittima, parlando di presunzione assoluta di non colpevolezza.
I casi, infatti, di rapine finite male con la vittima del furto che impugna un'arma sono molteplici e spesso le vittime sono processate e punite. Non sta a noi giudicare cosa sia gusto o sbagliato ma speriamo che la camera non utilizzi il tema della legittima difesa come arma per il dibattito elettorale e che si trovi un compromesso che tuteli soprattutto le vittime di tante brutali aggressioni.