Nella puntata di questo 30 maggio di 'Cartabianca' su Raitre è intervenuto Giuliano Pisapia di Campo Progressista, che ha commentato gli ultimi sviluppi politici, ecco le parti salienti di quello che ha detto.
'Col proporzionale alleanza è impossibile, ora facciamo un nuovo centrosinistra senza PD'
Sul perché tutti i partiti in questo momento si dicono favorevoli a un sistema elettorale proporzionale, Pisapia ha detto: "Da un lato c'è chi pensa di poter vincere come il M5S, dall'altro chi come la Lega spera di avere 4-5 volte il numero degli attuali parlamentari e chi come il Pd ha il timore di dover affrontare una legge di stabilità economico-finanziaria che sarebbe pesante.
Ma ognuno dovrebbe pensare innanzitutto al bene del paese. Io credo che se uno parla chiaramente agli italiani deve dire apertamente che si devono fare degli sforzi per dare un futuro al Paese e ai giovani.
Ha abbandonato la speranza di potersi alleare col PD di Renzi dopo questa legge elettorale? "Io non credo si debba ragionare di ipotesi verticistiche ma fare delle risposte alle esigenze del Paese. Io ho sempre detto che il mio obiettivo era quello di ricostruire un centrosinistra radicale nei principi, molto concreto nelle risposte e che lasciasse da parte la demagogia parlando apertamente agli italiani. Chiaramente dentro questo centrosinistra io ci vedevo anche il PD, che è nato ed era (spero a livello di elettorato e militanti lo sia ancora) un partito di centrosinistra.
E' ormai evidente che ci sarà una legge elettorale proporzionale, quindi la possibilità di coalizione è resa impossibile e a questo punto quella che era l'ipotesi B diventa l'ipotesi A: noi costruiamo un nuovo centrosinistra innovativo, diverso, capace di guardare avanti e di partire dai territorio per fare un programma che possa unire.
Mi dicono che sono velleitario? Io sono molto concreto e credo di averlo dimostrato". Quindi si va verso un centrosinistra senza il PD? "Questo sicuramente, perché non ci sarà una coalizione, però voglio dire che questa coalizione è all'interno del nostro progetto. Oggi è apparso un appello di molto deputati che mostrano l'immagine di un nuovo centrosinistra, ci sono deputati che sono ancora nel PD, altri che sono alla sua sinistra, ci sono rappresentanti del civismo e del cattolicesimo democratico: questo è l'embrione di un grande sforzo non solo organizzativo ma anche politico-culturale per un nuovo centrosinistra che si assuma in futuro responsabilità di Governo".
'Gli elettori e militanti del PD saranno i primi a ribellarsi alla scelta di allearsi con la destra'
Ma quindi Pisapia è pronto a fare opposizione a un PD che si alleasse col centrodestra? "Non c'è dubbio. Sarà un'opposizione costruttiva e propositiva ma credo che quando parlo di centrosinistra, credo non ci sia possibilità che esso governi con la destra o col centrodestra, è una contraddizione in termini e una contraddizione politica insuperabile perché ci sono obiettivi e valori diversi, sarebbe un inganno verso l'elettorato. Io dico che il PD è ancora un partito di centrosinistra, ma nel momento in cui farà un'alleanza organica con la destra, a quel punto credo che sarà la fine di un PD che, come io auspicavo, cominciasse a guardare a sinistra.
Però io posso dire che i militanti ed elettori del PD saranno i primi che si ribelleranno a questa scelta".
Alla domanda su chi sarebbe la "sinistra del rancore e della restaurazione" di cui si parla in un appello uscito nelle scorse ore, Pisapia ha risposto: "Quell'appello l'ho letto ma non l'ho scritto io. Posso dare una mia interpretazione. Io come uomo di sinistra credo che la sinistra non possa rimanere come solo soggetto di testimonianza, ma debba avere l'obbligo di cambiare le cose: di farle e non solo di dirle. Una sinistra che sia solo di testimonianza e non riesca a incidere, non fa quello che dovrebbe fare la sinistra: ci dobbiamo invece prendere le responsabilità e fare di tutto per cambiare le cose che critichiamo, non solo di limitarci a criticarle".