Ivanka Trump è un personaggio di primo piano negli Stati Uniti. In realtà lo è sempre stata, ma con l'ingresso di papà Donald alla Casa Bianca ha assunto un ruolo di incredibile rilevanza e, per molti versi inedito. Non era mai accaduto prima d'ora che la figlia di un presidente facesse parte dello staff dello Studio Ovale, prendendo parte a riunioni di fondamentale importanza per il Paese. Trump ovviamente si fida del talento imprenditoriale della figlia prediletta che, addirittura, ha rappresentato il Paese al g20 in un frangente in cui lui è stato assente dal tavolo del summit.

Inedito fuori programma

In realtà la presenza di Ivanka al tavolo del G20 è durata soltanto pochi minuti, nel momento in cui Donald Trump si è allontanato per un colloquio privato con il presidente indonesiano, Joko Widodo. Non è certamente la prima volta che un leader si allontana dal tavolo di un forum e viene solitamente sostituito da un ministro o un fuzionario. La scelta di farsi sostituire dalla figlia, pertanto, non ha precedenti anche se, ad onor del vero, Ivanka Trump riveste un ruolo ufficiale di consigliere alla Casa Bianca. Ad ogni modo, il presidente degli Stati Uniti non si è assentato per molto tempo ed in breve è tornato al suo posto, tra il leader cinese Xi Jinping e la premier britannica Theresa May.

La notizia della presenza di Ivanka al tavolo del G20 è stata diffusa dalla delegazione russa che ha pubblicato una foto su Twitter. A stemperare eventuali polemiche è però intervenuta la padrona di casa, Angela Merkel. "Non è certamente una cosa inusuale - ha detto la cancelliera tedesca - perché è prassi comune che ministri o consiglieri sostistuicano un leader quando questi si deve assentare per qualche minuto dal tavolo".

Ivanka, seppur abbia spesso sottolineato di non essere interessata ad una futura carriera politica, è stata sotto i riflettori per tutta la durata del summit. In particolare ha promosso un evento che già lo scorso aprile l'aveva vista in primna linea a Berlino, per lanciare il proprio supporto alle donne imprenditrici. Si tratta del fondo della Banca Mondiale in favore dell'imprenditoria femminile per il quale lo stesso Donald Trump si è impegnato a versare 50 milioni di dollari.

E c'è già chi pensa che la 'first daughter' stia invece progettando, contrariamente a quanto dichiarato da lei stessa, un ingresso attivo in politica: magari per tentare ciò che non è riuscito ad Hillary Clinton.