La Procura di Cassino ha dovuto aprire un fascicolo su una frase che Laura Boldrini ha pubblicato sul social network Twitter a riguardo dell'Unione Europea e della sovranità degli Stati: si tratta di un atto dovuto in seguito alla denuncia che Niki Dragonetti, un imprenditore della provincia di Frosinone nonchè esponente politico di Popolari per l'Italia, partito di centrodestra di recente confluito in Forza Italia, ha presentato nel mese di agosto presso il tribunale della città laziale. Ovviamente per ora non si può certo dire che la Presidente della Camera sia indagata per qualcosa né che le autorità stiano per avviare un processo nei suoi confronti, come si suol dire si tratta di "un atto dovuto", tuttavia va sottolineato che Arianna Armanini, il magistrato titolare del procedimento, ha deciso comunque di avviare il fascicolo perchè ha ritenuto le parole postate su Twitter dalla Boldrini "meritevoli di approfondimento".

Ma cosa ha detto la Presidente della Camera, spesso sotto l'occhio della critica popolare (o populista?) per le sue posizioni sulla questione immigrazione e fin troppe volte vittima di vere e proprie bufale mediatiche, di menzogne prodotte solo per scatenare l'ira degli utenti dei social network?

Boldrini denunciata: ecco cosa ha detto

"Europa, resistenza a cedere quote sovranità. Ma il traguardo va raggiunto o prevarranno disgregazione e populismo": questa la frase postata sotto forma di tweet dalla Presidente della Camera, frase che secondo il denunciante Niki Dragonetti sarebbe passibile di denuncia. Va precisato che lo stesso Dragonetti ha dichiarato come la sua denuncia sia più una provocazione che altro, e comunque appare quasi impossibile che si possa giungere ad una incriminazione formale per la Boldrini, ma nella motivazione finita agli atti il Dragonetti ha detto che queste parole sono un'istigazione a delinquere, un invito fatto agli italiani di compiere un gesto anti-costituzionale (la cessione di sovranità) perchè, come ben saprete, la Costituzione afferma che la sovranità appartiene al popolo: secondo l''imprenditore e politico di centrodestra delegarla a organi sovranazionali come quelli dell'Unione Europea sarebbe "a fine dell'Italia quale nazione libera e indipendente, ciò è esattamente quello che accadrebbe in caso di occupazione militare del paese".

Peccato che sia la stessa Costituzione a dire esplicitamente che il Parlamento decide in merito ai trattati internazionali, che le quote di sovranità possono essere cedute e che le norme europee sono una fonte di legge superiore alla Costituzione stessa. Ma vabbè, in questo continuo gioco (gioco?) al massacro politico le regole sono alquanto permissive, l'importante è fare confusione e smuovere le acque.

Dragonetti ha inoltre dichiarato che "con l'avvento della Sinistra renzo-boldriniana si è pensato più alla tutela degli interessi delle caste che del vero motore della nostra nazione: il popolo che è e resta sempre Sovrano", un'affermazione abbastanza generica e che di certo non coglie la profondità della questione sovranità di una Nazione in un ambito internazionale, questione che non dipende certo da una sola persona (la Boldrini appunto).

Che la Presidente della Camera sia decisamente "sovrastimata" nella sua reale importanza politica è confermato anche dalla successiva frase di Dragonetti: "Nonostante la signora Boldrini abbiamo provato a toglierci questo diritto" (di essere sovrano, si presume), come a dire che la Boldrini sia la causa di una specie di dittatura che opprime gli italiani, una prima attrice di una tragedia tutta italiana con vittima il popolo stesso. A conti fatti, niente di nuovo.

Insomma, dopo aver subito tantissime volte una gogna mediatica a base di diffamazione e offese alla sua persona, il più delle volte basate su fatti non veri, ora Laura Boldrini è stata denunciata... ma per provocazione. Quale potrà essere il prossimo livello di questo gioco assurdo?