Poche settimane alle elezioni regionali in Sicilia e pochi mesi alle elezioni politiche hanno spinto i partiti ad entrare in una campagna elettorale, che sarà sicuramente ricca di colpi scena con nodi ancora da sciogliere: Di Maio sarà il candidato premier del Movimento 5 Stelle? Invece chi sarà quello del centro-destra? Minniti riuscirà a scalzare dalla poltrona di candidato premier Matteo Renzi? In attesa di rispondere a queste domande, a cui potrà darci una risposta chiarificatoria soltanto il tempo, continuano i sondaggi realizzati dalle case sondaggistiche tra cui Ipsos di Nando Pagnoncelli.
Sondaggio elettorale, i risultati
Crollano i primi due partiti con il consenso maggiore: il Movimento 5 Stelle scivola in modo vertiginoso perdendo l'1% e arrestandosi al 26,6% con il Partito Democratico, che insegue ad un decimale di distanza subendo comunque una perdita dello 0,4%, attestandosi al 26,5%. Sembra non volersi fermare l'ascesa del centro-destra, che continua a raggranellare consensi con tutti e tre i suoi componenti principali: Forza Italia risulta essere la prima forza della coalizione, registrando un incremento dello 0,5% attestandosi al 15,6% con un discreto vantaggio sulla Lega Nord che si ferma al 15%.
Bene anche Fratelli d'Italia che fa un leggero passo in avanti raccogliendo il 5% dei consensi.
Una coalizione di centro-destra arriverebbe perciò a toccare quota 35,6%, con un vantaggio di ben nove punti percentuali sul Movimento 5 Stelle che rappresenterebbe il primo concorrente elettorale allo stato dei fatti. I partiti più piccoli vedono una timida crescita di Alternativa Popolare che passa dal 2% al 2,2% mentre nel campo della sinistra leggero calo di Articolo 1-MDP, che registra un 3,6% dei consensi, mentre un grande slancio di Sinistra Italiana che dal 2,0% riesce ad arrivare al 2,6%.
Un ulteriore sondaggio interno a questa rilevazione, ha chiesto agli elettori di centro-destra chi vogliano come leader in questa campagna elettorale: il 39% di loro ha risposto Silvio Berlusconi che sorpassa Matteo Salvini di ben sette punti percentuali, mentre Giorgia Meloni insegue distante al 14%. Il consenso per l'ex premier è molto alto tra gli elettori di Forza Italia con il 79%, mentre si abbassa fra gli elettori di Lega Nord (al 6%) e di Fratelli d'Italia (al 12%). A piedi del podio troviamo il governatore del Veneto Luca Zaia che potrebbe essere l'uomo giusto per unire tutti e tre i partiti.