Contro Matteo Renzi, contro il Partito Democratico, contro il Rosatellum 2.0. Massimo D’Alema non ha perso l’occasione per tornare ad alzare il tiro contro i vertici del Nazareno nelle sue ultime e frequenti ospitate televisive. L’ex segretario dei Ds ha definito “ignobile” il testo della nuova legge elettorale in via di approvazione alla Camera sottolineandone gli effetti deleteri anche per l’area di Centrosinistra. Il nuovo leader di MDP ha respinto l’accusa mossagli da più parti di essere il vero sabotatore dei progressisti italiani e, nel farlo, ha incoronato Roberto Speranza.

Non è ancora chiaro tuttavia quale sarà il piano degli ex democratici, che attendono le regionali siciliane per misurarsi concretamente con l’elettorato. L’alleanza con l’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, per D’Alema è un discorso chiuso che anzi lo libera da un nuovo potenziale antagonista. “Se apre a Renzi - ha malignamente sentenziato - nega le cose che ha detto fino a ieri”. Il ritorno sulla scena di D’Alema non sembra essere andato molto giù anche a chi la politica l’ha lasciata da un pezzo. Senza mai citarlo esplicitamente, Achille Occhetto (ex segretario dei Ds e detrattore da sempre del leader maximo) ha fotografato così il momento del Centrosinistra lacerato: “Questo è un Paese in mano a un serial killer che le ha sbagliate proprio tutte e voi gli date ancora credito”.