Quella di lunedì pomeriggio, 9 ottobre, potrebbe essere una giornata fondamentale per il futuro dell'Ospedale della città federiciana. Dopo molti rinvii e ripensamenti, infatti, è stato convocato un consiglio comunale aperto a tutti, al fine di chiarire definitivamente la questione inerente la struttura sanitaria della città e della sua farmacia annessa che risulta aperta una sola volta alla settimana. Il servizio ridotto offerto dal nosocomio ai cittadini melfitani ha scatenato diverse polemiche, anche in conseguenza della recente notizia della chiusura dell'ambulatorio di pneumologia, con le visite che sono state spostate presso la struttura ospedaliera di Venosa.

Inoltre è stata più volte segnalata la fatiscenza del reparto di ginecologia inaugurato dal sindaco poche settimane fa.

Il consiglio comunale aperto al pubblico sarà, quindi, un'occasione per chiarire davanti ai cittadini le intenzioni della giunta comunale. Rispetto a questo argomento che con il tempo è diventato sempre più spinoso, hanno avuto vita facile le opposizioni costituite da tre liste civiche "Noi per Melfi", di cui fa parte anche l'ex sindaco Alfonso Ernesto Navazio, che hanno criticato l'operato dell'attuale amministrazione. Nel corso dell'appuntamento di lunedì pomeriggio interverrà - vista l'importanza dell'evento - anche il Presidente della Giunta regionale lucana.

I motivi delle contestazioni

L'opposizione di centro-destra farà sentire la sua voce all'interno del consiglio comunale, mettendo sul tavolo tutte le problematiche relative a questa difficile questione che, da circa due anni, non trova risposta né dal Comune, né dalla giunta regionale presieduta da Marcello Pittella che, ad onor del vero, è l'artefice principale della riforma sanitaria che ha visto il riordino e la chiusura o depotenziamento di diverse strutture.

Questi interventi nella città di Melfi non hanno mai trovato una reale opposizione, anche perché sia il presidente della Regione che il primo cittadino della città federiciana sono entrambi esponenti del PSI Basilicata.

A Melfi, il coordinamento cittadino di Forza Italia punterà a ricordare all'attuale amministrazione anche quello che è stato considerato come una sorta di "scippo istituzionale", deciso dal Tribunale quasi due anni fa, in una città che ospita una struttura carceraria con regime di 41-bis e che, qualora perdesse anche l'ospedale, potrebbe subire grosse perdite che rischierebbero di abbattersi sull'intera regione.

Ricordiamo, infatti, che proprio a Melfi sorge un importante complesso industriale della Fiat che, nel corso degli anni, ha garantito diversi posti di lavoro, contribuendo ad abbassare il livello di disoccupazione generale nella regione lucana per PIL pro-capite, secondo le ultime statistiche ISTAT.