La Corea del Nord è ad un passo dal riuscire ad ottenere un missile balistico intercontinentale con una testata nucleare in grado di colpire gli Stati Uniti: l'America lo deve impedire. Queste le parole rilasciate da Mike Pompeo, direttore della Central Intelligence Agency, in occasione di una conferenza stampa alla Foundation for Denfense of Democracies di Washington. E' irrilevante sapere se questo succederà oggi o tra un mese. Il Presidente Donald Trump si sta impegnando nel cercare una soluzione per bloccare l'ulteriore sviluppo nucleare di Pyongyang; non accetta che Kim-Jong-un possa compiere la svolta necessaria per minacciare gli USA con un ordigno nucleare.

L'obiettivo primario, quindi, rimane quello di bloccare sul nascere ogni esperimento di Pyongyang.

Ieri, durante la conferenza stampa, il corrispondente del "Financial Times" ha chiesto a Pompeo cosa potrebbe succedere alla Corea del Nord se il leader dovesse morire. Risposta di Pompeo: "Se il dittatore nordcoreano dovesse sparire, vista la storia della CIA, non ne voglio parlare. Un incidente...qualcuno potrebbe pensare ad una coincidenza", ha dichiarato il direttore della Cia. Pompeo non è estraneo a dichiarazioni di questo genere. Proprio lo scorso luglio aveva ribadito che era necessario e fondamentale separare una volta per tutte il regime dalle armi di distruzione di massa, un giro di parole per ventilare un'opzione militare diretta nei confronti di Kim-Jong-un. Aleggiano, comunque, nell'aria, possibili mosse di guerra psicologica: eliminazione di alti dirigenti nordcoreani, distruzione di siti strategici e dei lanciatori di missili del regime.

Tutte attività, a detta degli esperti, che comportano elevati rischi e non sempre, come ha rivelato la guerra contro Saddam, portano a risultati positivi.

Cia

In questi giorni la Cia sta parlando molto, in occasione di conferenze stampe, di Kim-Jong-un; probabilmente per lanciare messaggi ed ammonimenti. Nonostante ciò, continua a prevalere l'ipotesi che il dittatore nordcoreano abbia un piano ben preciso.

Il suo intento sarebbe quello di voler governare il più a lungo possibile e, quindi, sarebbe altamente improbabile, secondo Yong Suk Lee,vicedirettore del Korea Missione Center della Cia, che da un giorno all'altro decida di bombardare Los Angeles. Kim-Jong-un, insomma, vorrebbe morire pacificamente nel proprio letto, sempre se Donald Trump e Mike Pompeo glielo concedano.