Proteste della Lega dopo che due esponenti del Partito Democratico hanno tenuto una lezione di Ius soli alla scuola media Puecher di Milano. Si tratta dell’ex consigliere comunale Pd Alessandro Giungi e di Paolo Romano, consigliere di municipio 8 e coordinatore dei Giovani Democratici di Milano. Lo scorso 31 ottobre i due esponenti del Partito democratico sono stati invitati dalla scuola media di via Castellino da Castello, per tenere una lezione sulla riforma della cittadinanza per l’appunto ius soli.

Paolo Romano rende pubblica la vicenda postando su Facebook le foto dell’incontro avvenuto alla scuola Puecher, zona Ghisofa, Milano, e scrive: “Nelle splendide menti di ragazzini di dodici anni che per due ore hanno chiacchierato con noi, non esistono barriere, muri, categorie o differenze”, e continua, “Esiste una sola realtà, ed è quella dei compagni di classe, di storie e culture diverse tutte da scoprire”, e conclude il post, “Esiste lo stupore pensando che i loro compagni di classe e amici possano essere considerati stranieri”.

La vicenda ha scatenato non poche polemiche da parte della Lega Nord della segreteria di Milano, in particolare proprio quella di municipio 8, lo stesso municipio di cui è consigliere Paolo Romano. A parlare è Enrico Salerani, capogruppo Lega del municipio: “È assurdo andare a parlare per due ore in una scuola media di ius soli, di una proposta di legge e dei suoi complicati meccanismi”, Salerani lo considera inappropriato e aggiunge: “ Non oso immaginare cosa abbia detto il capogruppo dei giovani del Pd di Milano su chi la pensa diversamente da loro”.

Alle parole di Enrico Salerani fa eco la coordinatrice dei giovani del Carroccio Laura Aguzzi. Anche lei, che tra l'altro è consigliera del municipio 8 di Milano, i due piddini hanno tirato un colpo basso tenendo una lezione senza che nessuno contraddicesse la loro tesi, “I ragazzi”, dice la Aguzzi, “Con la favola dell’amico straniero, vengono istruiti su un tema delicato.

Se ci fosse stata data la possibilità di un confronto avremmo spiegato a questi giovani italiani, che la cittadinanza è un bene prezioso e non si regala”.

Non è la prima volta

Non è la prima volta che gli alunni della scuola Puecher si rendono protagonisti, inconsapevolmente si intende, di polemiche sul web. A marzo di questo anno i ragazzi del Puecher furono invitati nell’ex caserma Montello, che ospitava alcuni profughi, per partecipare ‘Alla festa del richiedente asilo’, secondo Otello Ruggeri, esponente di Forza Italia, i bambini furono costretti a cantare ‘Bella ciao’, nota canzone popolare partigiana.

In quell’occasione Ruggeri scrisse su Facebook che “Sarebbe stato meglio far cantare ‘Faccetta nera’” e considerò l’accaduto come “Un’indegna strumentalizzazione dei bambini, costretti a scopi politici“, e aggiunse, “Non trovate che questa strofa fissi meglio l’immagine di uno straniero che viene speranzoso in Italia: ‘Seduta all’altipiano guardi il mare, moretta che sei schiava fra le schiave, vedrai come per un sogno tante navi e un Tricolor sventolar”.