Lavoro, pensioni, vaccini. La campagna elettorale è cominciata e nel programma ci sono temi d’interesse nazionale. Soltanto che le proposte non sono costruttive ma di abolizione. Le formazioni politiche in corsa per le elezioni del prossimo 4 di marzo si sono concentrate, fino ad oggi, nella revoca di molte delle leggi approvate negli ultimi anni, come ad esempio la riforma del lavoro Jobs Act promossa dall’ex premier Matteo Renzi, la famosa Legge Fornero per la trasformazione del sistema pensionistico e il più recente obbligo dei vaccini per i minorenni a scuola.

Incompetenza vs. responsabilità

La senatrice del Partito Democratico, Maria Spilabotte, ha detto che nel panorama politico italiano ci sono i “populisti” e gli “urlatori professionisti”; quei leader politici che vogliono soltanto abolire, tra l’altro, la riforma Fornero o propongono semplicemente regalare denaro con il cosiddetto reddito di cittadinanza. “Incompetenza che è anche irresponsabilità – ha aggiunto Spilabotte - ma credo che gli elettori sanno bene di cosa si sta parlando nella campagna elettorale e faranno la scelta giusta”. La senatrice ha detto che l’ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha spiegato molto bene che la situazione delle elezioni si riassume, non in una sfida tra la destra e la sinistra, ma tra l’incompetenza e la responsabilità.

Gli elettori italiani non si lasceranno ingannare con proposte irrealizzabili.

Le leggi da eliminare

Il verbo più utilizzato fino ad ora nella campagna elettorale è “abolire”. Coniugato al futuro. Ed è che sia la coalizione del centrodestra formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord, sia il Movimento 5 Stelle, vogliono fare piazza pulita sull’operato degli ultimi anni del Partito Democratico.

Luigi Di Maio, candidato premier del partito pentastellato, primo ad oggi nei sondaggi, ha detto che derogherà circa 400 leggi in un anno per cercare di ridurre i tempi morti della burocrazia italiana. Piacerà davvero questa proposta agli italiani? Di Maio vuole continuare la tradizione “democratica” e “partecipativa” del M5S e per questo ha abilitato un sito internet – nonostante gli impicci continuano a fidarsi della tecnologia – per invitare i cittadini a segnalare le normative che dovrebbero essere eliminate.

Fino adesso ci sono state 131 segnalazioni. Inoltre, il leader del partito M5S ha detto che vuole chiudere il controllo fiscale per le imprese e gli studi di settore.

La tendenza #AbolisciQualcosa

Un’altra legge protagonista della campagna elettorale è la riforma delle pensioni approvata dall’ex ministro Elsa Fornero nel 2011. La Lega Nord di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi hanno trovato in comune l’intenzione di abolirla una volta arrivati al governo. In un’intervista al programma “Porta a porta”, Silvio Berlusconi ha detto che però lascerà intatto l’aumento dell’età pensionabile. Salvini invece ha detto che tutta la legge è sbagliata e che deve essere eliminata.

Il leader di Forza Italia ha concentrato il suo discorso sulla necessità di abolire la riforma del lavoro di Renzi, alla quale il Partito Democratico attribuisce la creazione di 900mila posti di lavoro dal 2014.

Berlusconi ha promesso che cambierà gli aspetti negativi di questa legge. Il ministro per il Lavoro, Giuliano Poletti, ha detto alla Radio Anch’io, che trova molto triste che invece di dibattere sul futuro del Paese, chi si propone per governare parli solo di distruggere quello che è stato fatto.

La reazione dei cittadini è stata immediata. In mezzo alle proposte su cosa eliminare una volta arrivati al potere, gli utenti dei social network hanno fatto diventare trending topic l’hashtag #AbolisciQualcosa. Eliminare, si sa, è sempre stato più facile e veloce.