Il 4 marzo 2018 tutti gli Italiani aventi diritto di voto sono stati chiamati alle urne per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato. Si è votato con la nuova legge elettorale Rosatellum bis: si tratta di un sistema misto proporzionale e maggioritario, in cui un terzo di deputati e senatori è eletto in collegi uninominali e i restanti due terzi sono eletti con un sistema proporzionale di lista. Elezioni caratterizzate anche dalle nuove schede provviste di un apposito tagliando rimovibile, dotato di codice progressivo alfanumerico generato in serie, denominato 'tagliando antifrode, che è rimosso e conservato dagli uffici elettorali prima dell'inserimento della scheda nell'urna" Questa nuova modalità ha causato grandi ritardi, fino ad un' ora; lo stesso Onorevole Matteo Salvini, candidato Lega, è rimasto bloccato per 30 minuti.
Molto importanti i risultati ottenuti: Il M5S prende il 32,66% dei voti, piazzandosi così come primo partito. Il centrodestra con il 38% dei voti supera il M5S. La coalizione di centrodestra formata da Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Noi con l'Italia, vede come candidato Premier Matteo Salvini che ha ottenuto il 18% dei voti. Il centrosinistra perde voti, con il "flop" del Pd guidato da Matteo Renzi. Come la nuova legge elettorale diceva, per raggiungere la maggioranza bisognava raggiungere il 40%, ma nessuno dei partiti è riuscito ad ottenere questa percentuale, ora sarà compito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, decidere a chi assegnare il compito di presidente del Consiglio.
Il 4 marzo è stata la data anche del rinnovo dei presidenti delle regioni Lazio e Lombardia. In Lombardia vittoria nettissima di Attilio Fontana, candidato del centrodestra: è stato eletto presidente della regione con il 49,74 per cento dei voti, staccando di 20 punti Giorgio Gori, candidato del centrosinistra, che ha raccolto il 29,09 per cento delle preferenze.
Nel Lazio vittoria di Nicola Zingaretti, candidato del centrosinistra e governatore uscente, è stato riconfermato presidente della regione ottenendo il 33,3 per cento dei voti. Stefano Parisi, candidato del centrodestra, si è fermato a poca distanza, con il 31,5 per cento delle preferenze e Roberta Lombardi, del Movimento Cinque Stelle, ha raccolto il 27,3 per cento dei consensi.
Importante dire però che i risultati non sono stati omogenei in tutta Italia. Abbiamo infatti un'Italia divisa in due parti. Il centro-nord che ha orientato gran parte dei voti a favore della coalizione di centrodestra, mentre il centro-sud ha regalato la maggior parte dei voti per il M5s.