Nelle ultime ore, come è stato ampiamente anticipato, Luigi Di Maio ha presentato la sua squadra governo. Ministero per ministero il candidato premier per il movimento cinque stelle, ha snocciolato i vari nomi dei candidati. Molti i nomi sconosciuti, ma anche tantissima incredulità per dei nomi ambigui: sostenitori, collaboratori o esponenti vicini al partito democratico e soprattutto "Renziani".
Il nome che ha letteralmente scatenato indignazione ed incredulità è quello di Salvatore Giuliano come candidato a ministro dell'istruzione per il Movimento cinque stelle.
Salvatore Giuliano e la 'buona scuola' di Renzi
Il preside dell'Itis "Majorana" di Brindisi non solo sarebbe a livello personale molto vicino a Matteo Renzi, ma sarebbe anche uno degli autori della "buona scuola" dell'ex sindaco di Firenze.
Una posizione che scuote l'intero bacino elettorale e che alimenta furiose polemiche anche sulla rete. Ambigua, difatti, è la posizione del movimento 5 stelle che ha sempre dichiarato di voler smantellare la riforma di Renzi. Non è tardato infatti ad arrivare un video di fine Novembre 2015, in cui Salvatore Giuliano elogia pubblicamente Matteo Renzi: 'la scuola è con lei, Presidente! Vada avanti'.
Renzi conferma "sull'infiltrato" Giuliano
Nel giro di poche ore, un'intervista di Matteo Renzi al quotidiano Repubblica ha ulteriormente chiarito come Salvatore Giuliano sia vicino al partito democratico.
L'ex sindaco di Firenze ha difatti parlato di Giuliano come un collaboratore della Giannini e dell'attuale ministro Fedeli.
Gli altri candidati 'Renziani' del M5S
Oltre al candidato per il ministero dell'istruzione Giuliano, il candidato per il ministero degli interni Paola Giannetakis, sarebbe stata molto vicina al Partito Democratico.
Paola Giannetakis difatti, firmò l'appello per il sì al referendum di Matteo Renzi.
Per quanto riguarda il candidato al ministero per i beni culturali, si è anche espresso Vittorio Sgarbi. Il ben noto critico d'arte, non ha risparmiato feroci critiche verso il candidato del Movimento cinque stelle. Sgarbi ha inoltre giudicato e commentato tutti i candidati dei pentastellati, definendoli inadeguati, incompetenti ma soprattutto vicini al partito democratico. Secondo il famoso critico d'arte, proprio la loro scarsa competenza in varie materie, avrebbe determinato la candidatura di vari esponenti 'Renziani'.