Si terrà domani la sessione costitutiva dell'Assemblea Nazionale Cubana, durante la quale 605 deputati eleggeranno nuovi membri del Consiglio di Stato, tra cui il nuovo presidente cubano. Attualmente la presidenza è detenuta da Raul Castro, che all'età di 86 anni, ha deciso di non volersi candidare per un secondo mandato mettendo così fine all'era politica della famiglia Castro nel paese durata quasi 60 anni.

Chi sarà il nuovo presidente di Cuba

Con tutta probabilità il nuovo presidente sarà l’attuale primo vicepresidente Miguel Díaz-Canel, che ha 57 anni e che quindi non era ancora nato all'epoca della rivoluzione portata avanti da fidel castro.

Infatti Miguel Diaz-Canel ha iniziato la sua carriera politica negli anni novanta con l'iscrizione nel partito comunista cubano. Ben presto divenne ministro dell'istruzione e subito dopo vicepresidente del consiglio dei ministri. Secondo le fonti, il nuovo candidato, che è anche ingegnere elettronico, è un uomo modesto a cui piace parlare molto con i cittadini e con la stampa. In diverse occasioni si è dimostrato più liberale rispetto agli altri politici, ad esempio difendendo i diritti degli omosessuali e aprendosi maggiormente al mondo del web.

Quale sarà la nuova politica di Miguel Diaz-Canel?

Molti a Cuba sperano che il nuovo presidente possa portare ben presto un radicale cambiamento politico e sociale all'interno del paese, ma ciò secondo molti non sarà affatto facile.

Se è pur vero che l'attuale vicepresidente sembra un uomo molto più aperto e liberale in confronto ai Castro, la politica che seguirà è ancora piena di interrogativi. Secondo gli osservatori, molti cittadini potrebbero rimanere delusi ed illudersi di un cambiamento, perché Miguel Diaz-Canel, attraverso discorsi passati, ha ammesso comunque di appartenere allo schieramento politico dei Castro e di non poter mai, per nessuna ragione, tradire ciò che è stata la rivoluzione cubana: questo potrebbe portare il politico a percorrere la stessa linea di pensiero di Raul Castro.

Lo stesso Raul Castro dopotutto, anche perdendo la carica di presidente, rimarrà comunque un esponente politico di grande influenza insieme a molti altri membri che potrebbero rimanere o lasciare l'attuale consiglio dei ministri. Secondo l'Economist però, Miguel Diaz-Canel potrebbe comunque cercare di apportare nuove riforme, soprattutto a livello sociale ed economico, ad esempio permettendo a Cuba di avere maggiori manovre di mercato, di permettere ai cittadini di ricevere in maniera migliore servizi primari come l'elettricità che spesso manca nelle città, di apportare un cambiamento nel sistema monetario, in quanto attualmente a Cuba si usano due tipi di monete, e di introdurre anche cambiamenti a livello costituzionale come ad esempio il riconoscimento del diritto al lavoro autonomo. Sono tutte riforme difficili da attuare ma che potrebbero cambiare in maniera sostanziale l'assetto sociale ed economico del paese dopo decenni di governo della famiglia Castro.