In occasione della puntata di "Piazzapulita" su La7 di questo giovedì 5 aprile è intervenuto il noto scrittore Erri De Luca, il quale un po' insolitamente è entrato esplicitamente nel dibattito politico di queste settimane, vediamo le parti salienti di quello che ha detto.
Erri De Luca sul significato del voto degli italiani e sul possibile accordo Lega-M5S
All'inizio Erri De Luca ha precisato: "Non sono un politico né un giornalista, ma un cittadino con dei riferimenti politici che non sono rappresentati da queste forze politiche attuali.
E credo che anche l'oltre 1/4 di italiani che non ha votato non si senta rappresentato". Prima di aggiungere: "Gli italiani con questo voto innanzitutto hanno voluto scongiurare del tutto l'ipotesi di una coalizione fra Pd e Forza Italia, tagliando le gambe a questa possibilità. Dopo di che hanno creato le condizioni di impraticabilità della formazione di un Governo, adesso forse si potranno fare delle accozzaglie numeriche, ma non delle vere alleanze di Governo".
Sulla possibilità di un accordo fra Lega e 5 Stelle, De Luca ha detto: "Non sarebbe un accordo ma un'accozzaglia. Lo ritengo impossibile.
Se comunque succedesse significherebbe che non è mai esistita una vera coalizione di destra che pretende di avere vinto le elezioni, essa invece era solo una formula di comodo. Comunque tutto questo non tiene. Credo che la cosa migliore sarebbe quella di tornare a votare rapidamente e penso che gli italiani stavolta voterebbero diversamente e polarizzerebbero di più: non finirebbe nello stesso modo, visto cosa hanno combinato con questo voto si aggiornerebbero con uno nuovo".
De Luca sulla crisi della sinistra: 'PD faccia Congresso aperto e Primarie spalancate per ridare voce alla base'
Erri De Luca si è anche soffermato sulla crisi della sinistra, dicendo: "Essa non rappresenta la sinistra che esiste in questo paese, ovvero quella dell'uguaglianza, della libertà e della fraternità che per me sono la trinità laica sulla quale si fonda la comunità civile di un Paese.
Il PD se volesse rianimarsi dovrebbe fare un Congresso aperto e delle Primarie spalancatissime cercando di riconvocare quell'elettorato che se n'è andato, solo partendo dalla base possono ricostruire un consenso e riprendere una linea. Finché rimangono chiusi dentro gli spostamenti fra le correnti non faranno molto: hanno fatto delle Primarie in passato anche per molto meno, questo è invece il momento in cui devono ridare la voce alla base per cercare di raccoglierla".
'Immigrazione ha contato nella percezione malata del fenomeno, Italia è paese vecchio che ha paura'
De Luca ha poi aggiunto: "La Lega non ha vinto, ha solo ribaltato gli equilibri dentro l'elettorato di destra"; mentre sull'incidenza del tema accoglienza sul voto politico, ha precisato: "L'immigrazione ha contato nella percezione malata, clinica e non politica del fenomeno: una percezione sballata.
In questo paese non c'è alcuna invasione. Semmai abbiamo 5 milioni di italiani all'estero, il problema è l'evasione e non l'immigrazione. Questo è un paese senile, vecchio e con un'età media troppo alta, i giovani sono una minoranza schiacciata: gli anziani hanno paura e il Paese si alimenta della paura". Infine riguardo al rapporto fra M5S e accoglienza ha detto: "Sono rimasti sulla linea dei respingimenti in mare e dell'opposizione allo Ius Soli, sono rimasti appiattiti sulla linea della procura di Catania che non ha portato prove su quello che affermava".