"Le carovane si stanno dirigendo qui. Devono essere approvate leggi severe e deve essere costruito il muro, i democratici consentono frontiere aperte, droga e criminalità!" Sono queste le dure parole che ha "twittato" oggi sui social il Presidente americano Donald Trump. Da sempre il suo partito si è schierato a favore della protezione dei confini e contro l'immigrazione clandestina, ma in questo periodo più che mai si sta verificando una grossa migrazione proveniente soprattutto dal Messico e da altri paesi del centro-sud come l'Honduras, verso gli Stati Uniti d'America.

Attualmente la "carovana", come l'ha definita Trump, si trova in Oaxaca, in Messico, ma è pronta a partire alla volta del nord in qualsiasi momento.

I paradossi della politica

Trump dovrebbe tendere una mano nei confronti di quei paesi che necessiterebbero di un aiuto da parte di una potenza mondiale come quella che governa, in questo caso, la politica di democratizzazione e 'pace' tipica degli Stati Uniti, nei confronti dei Paesi meno avanzati economicamente viene meno, ovviamente riferendosi alle missioni di "pace" nel Nord-Africa e in Medio-Oriente che tutt'ora provocano vittime non solo fra i militari, ma anche e soprattutto fra i civili innocenti. Nonostante tutto, Trump è molto deciso e, sempre nel suo "tweet", ribadisce l'urgenza della costruzione di un muro al Sud, al confine col Messico, così da poter bloccare una volta per tutte i flussi migratori.

I messicani possono solo sperare che Trump abbia fatto queste affermazioni come personale propaganda. Infatti secondo i sondaggi, Trump ha perso non pochi consensi, e dato che nel tweet si scaglia apertamente contro i democratici, in una parte consistente dell'opinione pubblica è sorto il sospetto che ciò sia una manovra per aumentare i consensi.

Questo non smentisce l'ipotesi che a breve dovrebbe essere costruito il così tanto discusso muro tra Nord-America e Messico, ma anche che siano proprio i messicani a doverlo pagare, come ha da sempre dichiarato Trump durante la sua campagna elettorale. Fatto sta che lo stesso Trump ha vinto anche grazie ai voti dei messicani americanizzati degli Stati Uniti del Sud, da sempre contrari all'emigrazione dei propri ex compatrioti in territorio Nord-americano.

Le popolazioni di Florida, Texas ed altri Paesi, dove il partito repubblicano è storicamente forte, presentano delle componenti fortemente ispaniche, considerata la vicinanza geografica agli Stati della Meso-America.