Pd e 5 stelle si scontrano nuovamente, l'oggetto che ha dato il via a questi nuovi scontri sarebbe la piattaforma dedicata al finanziamento degli istituti di istruzione pubblica, Rousseau. Stando a quanto dichiarato dal gruppo politico penta stellato, la piattaforma ideata da Gianroberto Casaleggio che ha come fine quello di far beneficiare dei fondi accantonati dai consiglieri che hanno tagliato i loro emolumenti.

In seguito all'invio della lettera alle scuole da parte della consigliera del Movimento Francesca Frediani adesso il Pd attacca dicendo: ''La lettera inviata alle scuole, ripeto pubbliche, da parte della consigliera Frediani, offrendo soldi da parte del Movimento sulla base di una votazione che dovrebbe avvenire sulla piattaforma politica Rousseau, é un atto gravissimo e c’è da valutare un esposto, per compravendita di consenso politico''.

Ciò che è riportato è un estratto di un post lasciato dalla consigliera regionale Nadia Conticelli, che ha denunciato la lettera della collega del Movimento Cinque Stelle come una trattativa di consensi politici. La risposta del Movimento 5 Stelle non tarda quindi ad arrivare, in quanto è proprio la consigliera Francesca Frediani a rispondere alle accuse di compravendita: ''Fantasiose accuse di compravendita di consenso politico ne dovrà rispondere direttamente nelle sedi opportune''; sembrerebbero infondate anche le voci secondo le quali bisognerebbe iscriversi alla piattaforma Rousseau, in quanto le scuole interessate sembra che dovrebbero compilare un form adibito alla presentazione dei loro progetti.

Il bando per le scuole, sarebbe un'ulteriore funzione integrativa della piattaforma già esistente la quale si è prefissa lo scopo di far partecipare il popolo alla vita politica attiva della loro nazione.

La volontà è del popolo e va chiesta a tale

Questo è ciò che ha enunciato da Casaleggio jr. parlando della piattaforma figlia dell'associazione di cui è presidente e tesoriere.

La Casaleggio Associati ha infatti esposto che lo scopo della piattaforma Rousseau è proprio quello di condividere con il popolo le decisioni in merito alla 'salvaguardia' della loro regione, nazione o 'unione'.

Tuttavia il palesare ed il condividere in modo così diretto quanto detto non ha solo risvolti piacevoli, il rischio di sfociare in un eccesso di democrazia rimane comunque dietro l'angolo, con l'ulteriore aggravante di sconfinare in un'incapacità, da parte di un pubblico 'inadatto' perché non abbastanza 'studiato' di proporre decreti e leggi con valenza nazionale, regionale o europea.