Difficile che si torni alle urne l'8 luglio, così come chiesto dai leader di M5S e Lega, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Normativa alla mano, non ci sarebbero i tempi, a meno che il Presidente della Repubblica non sciolga le Camere entro le prossime 24-48 ore. Non sarà così, poiché Sergio Mattarella comporrà il suo esecutivo di garanzia che verrà sottoposto al voto di fiducia alle Camere. Se davvero la scelta di indire nuove elezioni ricadrà sul mese tradizionalmente più caldo dell'anno, una data possibile potrebbe essere quella del 22 luglio. Sarebbe comunque una scelta rivoluzionaria, perché non si è mai verificato un voto in tarda estate nella storia repubblicana del Paese e, oltretutto, non è mai accaduto che si ripetesse l'elezione per la composizione di Camera e Senato nello stesso anno.Quella attuale, pertanto, rischia di essere la legislatura più breve di sempre.
Le date delle precedenti elezioni
Votare in piena estate è comunque accaduto nel 1983, precisamente il 26 e 27 giugno dell'anno citato. Nel 1976 si votò ad inizio estate, il 20 e 21 giugno. Si è votato nel sesto mese dell'anno anche nel 1979 (3-4) e 1987 (14-15). Il mese in cui si sono svolte con maggiore frequenza le Elezioni politiche è aprile, è accaduto sei volte: nel 1948 (18 aprile), 1963 (28-29), 1992 (5-6), 1996 (21), 2006 (9-10) e 2008 (13-14). Quattro volte gli italiani si sono recati alle urne nel mese di maggio: nel 1958 (25 maggio), 1968 (19-20), 1972 (7-8) e 2001 (13). Altri mesi designati per il rinnovo del parlamento sono stati marzo (il 27 e 28 nel 1994 e, ovviamente, lo scorso 4 marzo) e febbraio (il 24 e 25 nel 2013).