Dopo le consultazioni di ieri, anche la giornata odierna si è rivelata importante. A tenere banco è stata soprattutto la provocazione d Gianfranco Giorgetti nei confronti di Silvio Berlusconi. Il capogruppo della Lega alla Camera ha invitato il Cavaliere a fare un passo indietro per favorire un'intesa di governo tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Ad ogni modo, un accordo tra il Carroccio e i Cinquestelle appare, al momento, poco probabile. L'ipotesi più percorribile sembra essere quella del voto anticipato, forse addirittura già a luglio.
Intanto, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella prepara una squadra di governo neutrale e che possa adempiere agli obblighi più urgenti, in attesa di conoscere la data certa delle nuove elezioni.
Governo neutrale: tutti gli eventi della giornata
17:00 - Intanto il presidente Mattarella ha utilizzato una metafora calcistica per descrivere l'attuale fase di stallo politico italiana. Il capo dello Stato ha ricevuto le squadre del Milan e della Juventus, impegnate domani in finale di Coppa Italia, e ha voluto lanciare un chiaro messaggio alle forze politiche: "Bisogna sempre ricordare che un arbitro può condurre bene un incontro se ha un buon aiuto, la correttezza, l'impegno leale dei giocatori".
16:25 - Intanto si fa sempre più insistente l'ipotesi secondo la quale il presidente Sergio Mattarella potrebbe affidare ad una donna la presidenza del Consiglio. Se ciò dovesse verificarsi, sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica italiana.
I due nomi caldi, a tal riguardo, sono quelli di Elisabetta Belloni, attuale segretario della Farnesina, e Marta Cartabia, giudice della Corte Costituzionale.
16:20 - Intervenuto a 'Sky Tg24', il responsabile della comunicazione di Forza Italia Giorgio Mulè ha affermato: "Non c'è nessuna possibilità per raggiungere un'intesa con i Cinquestelle".
16:06 - Il giornalista Antonio Padellaro, intervenuto a 'Sky Tg24', ha parlato dell'attuale situazione Politica in Italia: "Quello di Berlusconi non è un capriccio. Il suo atteggiamento è comprensibile perché vorrebbe avere delle garanzie per tutelare i suoi interessi personali, che non sono pochi. Ad esempio, la Casellati alla presidenza del Consiglio potrebbe essere sufficiente per favorire la formazione di un governo politico".
15:50 - In serata Luigi Di Maio sarà in televisione, ospite della trasmissione 'Di Martedì' condotta da Giovanni Floris e in onda su La7. Il leader del principale partito politico italiano cercherà di spiegare la situazione di stallo venutasi a creare dopo le consultazioni di ieri.
15:30 - L'Unione europea non sarebbe preoccupata dello stallo politico italiano. È quanto ha affermato un portavoce della Commissione Ue: "Sulla situazione politica in Italia non siamo preoccupati, abbiamo piena fiducia nel presidente della Repubblica Sergio Mattarella".
15:00 - Mattarella è al lavoro per definire la squadra del governo del presidente. Secondo quanto riportato da 'Tgcom24', però, l'incarico al nuovo premier non sarà affidato prima di domani.
Il capo dello Stato, nel fare le sue valutazioni, starebbe prestando grande attenzione alla presenza femminile.
14:00 - Dopo le consultazioni di ieri, il capo dello Stato Sergio Mattarella non ha potuto far altro se non constatare l'impossibilità di formare un governo politico. In virtù di ciò, il presidente della Repubblica ha ritenuto che la soluzione migliore fosse quella di dare all'Italia un governo neutrale e di breve durata, per adempiere ai compiti più urgenti, tra cui quello di evitare l'aumento dell'Iva. In un contesto simile, adesso, si configurano tre possibili scenari:
- Uno schieramento tra Lega e Movimento 5 Stelle deciderà di appoggiare, assieme a Pd e Forza Italia, il cosiddetto governo tecnico. Questa sarebbe la soluzione più gradita al Capo dello Stato, il quale - comunque - ha precisato che questa soluzione non si protrarrebbe per molto (fino al 31 dicembre);
- La seconda delle tre ipotesi prevede che si arrivi ad un accordo tra i partiti dopo la formazione del governo neutrale, che in tal caso si dimetterebbe per fare posto alla nuova maggioranza. Questa appare, al momento, come l'ipotesi più difificile, anche se sarebbe un errore escluderla del tutto. I rapporti tra Salvini e Berlusconi appaiono sempre più tesi e il leader del 'Carroccio' potrebbe pensare, nel futuro più immediato, di rompere con l'ex premier per allearsi con i Cinquestelle;
- Il terzo scenario prevede che si torni subito al voto. L'ipotesi di nuove elezioni già a luglio (o, al massimo, entro ottobre) appare, al momento, come quella più probabile dopo le richieste in tal senso di Salvini e Di Maio.
13:52 - Arrivano le prime reazioni degli esponenti di Forza Italia dopo le dichiarazioni di Giorgetti, che aveva auspicato un passo indietro di Berlusconi per favorire un'alleanza Lega-Cinquestelle.
La capogruppo alla Camera Maria Stella Gelmini ha affermato che la proposta di Giorgetti "è irricevibile". "Oggi - prosegue la Gelmini - chiedere a Forza Italia di dare l’appoggio esterno mi pare una domanda malposta che non può che avere una risposta negativa. Crediamo che non ci siano le condizioni per votare un governo neutrale".
13:30 - Dopo le parole di Giorgetti, ci ha pensato direttamente Matteo Salvini a rendere ancora più dura la posizione della Lega nei confronti del suo alleato principale. L'attuale leader della coalizione di centrodestra ha spiegato che "un governo `neutrale´ per fare centinaia di nomine, e assegnare centinaia di poltrone in enti e consigli di amministrazione, senza nessun consenso popolare sarebbe davvero una presa in giro: o governo politico, con onori e oneri, o voto subito".
13:00 - "Se Berlusconi sostenesse un governo del presidente sarebbe la fine dell’alleanza tra Lega e Forza Italia. A Silvio chiediamo un gesto di responsabilità, favorendo la nascita di un governo politico con il M5S". Queste le parole del capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati, Gianfranco Giorgetti, che ha voluto ribadire ulteriormente il "no" del Carroccio ad un governo di tregua.
12:15 - Di Maio ha comunque confermato che, al momento, l'ipotesi più probabile è quella di elezioni super-anticipate. Secondo il deputato campano la prima data utile sarebbe quella del 22 luglio.
12:00 - Il leader dei Cinquestelle è intervenuto a Rtl 102.5 per spiegare la sua posizione riguardo ad un governo tecnico o di tregua e ha parlato del suo rapporto con Matteo Salvini.
Queste le sue parole: "Io ringrazio Mattarella anche per la pazienza che ha avuto in questo periodo - spiega Di Maio - Ma noi abbiamo sempre spiegato che non possiamo votare un governo tecnico o neutrale che dir si voglia. Questo Mattarella lo sa dal primo giorno. Un governo Cinquestelle-Lega è improbabile perché Salvini non si scolla da Berlusconi". In chiusura Di Maio ha ribadito di essere sempre disponibile a cercare un accordo "per il bene del Paese" e che continuerà a tenere il cellulare sempre acceso.
11:05 - Intervistato da 'Radio Capital', il segretario reggente del Pd Maurizio Martina ha detto di aver trovato irrispettoso il comportamento di Lega e Cinquestelle, che avrebbero già stabilito l'ipotetica data delle nuove elezioni: "Ci sono dei limiti, il loro atteggiamento è irresponsabile - le parole del segretario -.
È totalmente irrispettoso che Di Maio e Salvini decidano quando si deve andare al voto".
10:50 - Curioso retroscena rivelato dal 'Corriere della Sera', che ha parlato di contatti intercorsi, dopo le consultazioni di ieri, tra Matteo Salvini e Matteo Renzi. Quest'ultimo avrebbe chiamato il leader del 'Carroccio' mostrando stupore per il mancato accordo per un governo Lega-Cinquestelle. L'ex premier avrebbe chiesto a Salvini il motivo per il quale Berlusconi non ha fatto un passo indietro. Sempre secondo il quotidiano lombardo, il mancato accordo avrebbe colto alla sprovvista il senatore toscano, il quale invece pensava ci fossero le condizioni per un esecutivo Lega-M5S.
10:45 - Secondo quanto riportato da 'Il Sole 24 ore', il capo dello Stato designerà il nuovo premier incaricato soltanto nella giornata di domani.
10:20 - Nella situazione di impasse in cui si trova l'Italia, viene spontaneo pensare a nuove elezioni a luglio. Nelle loro dichiarazioni, i maggiori esponenti di Movimento 5 Stelle e Lega hanno già prospettato una nuova tornata elettorale. Ma quanto costeranno ulteriori elezioni al nostro Paese? Ai 450 milioni di euro già spesi a marzo, si aggiungerebbero altri 450 milioni di euro. Dunque, le nuove elezioni potrebbero costare quasi un miliardo di euro al popolo italiano.
09:30 - Chi sarà il prossimo presidente del Consiglio incaricato dal capo dello Stato Sergio Mattarella? Il candidato ideale dovrebbe essere una figura neutrale, non riconducibile ad alcun partito politico e che sappia fare gli interessi dell'Italia in Europa.
Nella lista dei papabili premier figurano anche diverse donne, tra cui Elisabetta Belloni, attuale segretario della Farnesina, e Marta Cartabia, giudice della Corte Costituzionale. Tra i nomi "candidati" al ruolo di premier figura anche quello di Carlo Cottarelli, noto economista gradito anche ai Cinquestelle. Mattarella entro due giorni scioglierà le riserve, ma c'è chi pensa, addirittura, che possa conferire il mandato già quest'oggi. Staremo a vedere.
8:00 - La giornata di ieri si è rivelata molto intensa per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale forse non si aspettava tutte queste difficoltà nella costruzione del nuovo governo. Dopo le consultazioni, il capo dello Stato si è visto costretto a prendere l'iniziativa e a dover trovare lui una soluzione tampone per il Paese.
A margine dei colloqui, Mattarella ha fatto sapere che "serve responsabilità" per un governo neutrale che duri fino al 31 dicembre e che riesca ad approvare la legge di Bilancio e ad impedire l'aumento dell'Iva. Tuttavia, all'invito di Mattarella sono presto seguiti i "no" di Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che, in assenza di un accordo per un governo politico, preferirebbero andare a nuove elezioni già nel mese di luglio. Occorre ricordare che senza Lega e M5S nel parlamento non ci sarebbero i voti necessari per accordare la fiducia ad un nuovo esecutivo. Questa situazione di totale impasse è stata causata soprattutto dai continui veti delle varie forze politiche: Salvini non è mai stato disposto a mollare la coalizione di centrodestra; Berlusconi si è sempre mostrato rigido dinanzi a chi gli chiedeva di fare un passo indietro per favorire un accordo Lega-M5S; Di Maio, dal canto suo, è stato l'unico che ci ha provato fino in fondo.
Il leader dei Cinquestelle sarebbe stato disposto perfino a rinunciare alla premiership pur di accordarsi con Salvini, ma ciò evidentemente non è bastato a convincere il leader del Carroccio. Ad ogni modo, già nella giornata odierna il presidente Mattarella potrebbe conferire l'incarico di presidente del Consiglio ad una figura idonea a svolgere il ruolo di "traghettatore".