Ieri dopo l'ennesima riunione tra i leader di Lega e M5S e i rappresentanti del colle del Presidente della Repubblica Mattarella, per cercare di stabilire finalmente un governo che ormai manca da quasi 80 giorni, vi è stato l'ennesimo colpo di scena.

Questa volta il fulcro del problema è il candidato presentato per ricoprire il ruolo di ministro del Tesoro, ovvero l'economista Paolo Savona. Il Colle ha respinto questo candidato perché da sempre si è mostrato euroscettico e per questo motivo danneggerebbe i rapporti dell'Italia con l'Europa.

Reazioni

Non si sono fatte attendere le reazioni dei due leader della coalizione che sui propri profili social hanno espresso il loro scontento, a partire da Matteo Salvini che ha pubblicato un post su Facebook che recitava: 'Sono davvero arrabbiato', con un like da parte del profilo di Luigi di Maio.

La strada dunque sembra essere tornata di nuovo in salita. Dopo i passi avanti fatti negli ultimi giorni con la presentazione del possibile Presidente del Consiglio, il candidato del M5S Giuseppe Conte, questa ennesima problematica potrebbe davvero distruggere il castello creato fin ora.

Infatti sia Di Maio che Salvini sono stati irremovibili sulla scelta di Savona al ministero del tesoro. 'O Savona o Savona', ha detto il leader della Lega ai giornalisti, e dato che fino a quando il Presidente della Repubblica non conferma i candidati, essi non potranno mai diventare ministri.

Il problema con Savona da parte del Carroccio sono sicuramente i suoi discorsi passati contro l'Europa e nello specifico la Germania, e per questo Mattarella è stato contrario alla sua candidatura.

Stampa estera

Intanto il caso del governo italiano, è diventato un must per i quotidiani esteri che di certo non ci vanno giù leggero.

Der Spiegel (il quotidiano più venduto in Germania), ha pubblicato ieri un articolo definendo l'Italia un paese di scrocconi, e rappresentandola come una malata spinta in barella dal dottor-Colera (Di Maio), e dal dottor-Peste (Salvini).

Certo il fatto che ancora a distanza di 80 giorni dalle fatidiche elezioni del 4 Marzo, non ci sia ancora un Presidente del Consiglio e ancora molte cariche amministrative siano senza un rappresentante non aiuta, però gli attacchi della stampa estera stanno diventando sempre più costanti.

Persino il New York Times ha pubblicato un articolo dove veniva preso di mira Giuseppe Conte, il candidato premier, definendolo 'uno sconosciuto che ha il compito di eseguire gli ordini'. Questo dopo gli scandali usciti, sempre riguardanti Conte, e il suo curriculum a detta della stampa, falso perché contenente dei visiting non documentati.

Opposizione

Persino il leader del Partito Democratico Matteo Renzi, ha voluto esprimere la propria indignazione per l'ennesimo ostacolo di questo governo, pubblicando sul proprio profilo social un post nel quale criticava i due leader Salvini e Di Maio accusandoli di essere i responsabili della crescita dello spread e dell'aumento così del costo dei prestiti a tasso variabile e dei mutui per le famiglie.

Insomma gli ostacoli per questo governo sono davvero molteplici. Attaccato, criticato e ancora in costruzione dopo 3 mesi dal voto. Se non si riuscisse a venire a capo con una soluzione a questo problema di Savona, si potrebbe davvero tornare al voto, per cercare di avere finalmente un partito con i numeri adatti per riuscire a governare una volta per tutte.